Sono già 60mila gli italiani costretti a letto a causa delle prime influenze invernali. Le condizioni climatiche così mutevoli in poco tempo; prima estate torrida, poi freddo, poi di nuovo sole e poi la pioggia, regalano ai virus parainfluenzali le condizioni migliori per colpire il corpo umano. Il virologo Fabrizio Pregliasco dell’università di Milano, spiega che i sintomi sono gli stessi dell’influenza classica, l’unica terapia consigliata, oltre ai classici farmaci, è quella del riposo a letto per qualche giorno.
Il riposo è necessario per permettere alla febbre di abbassarsi e sopratutto per evitare ulteriori sbalzi di temperatura. “Si tratta di forme preinfluenzali – spiega Pregliasco – che anticipano l’influenza stagionale. Ci sono 272 virus di questo tipo, che traggono beneficio dal freddo ma anche dagli sbalzi termici di queste ultime settimane”.
Il picco massimo d’influenza, comunque, arriverà verso il mese di Novembre / Dicembre, che come ogni anno è il periodo dove c’è più possibilità di essere colpiti dal virus dell’influenza, anche per questo, viene sempre consigliato di effettuare il vaccino tramite il proprio medico di famiglia.
“In questi giorni – continua lo specialista – calcoliamo che sono colpiti da questa forma parainfluenzale almeno 60mila italiani, che diventeranno molti di più, ovviamente, quando tra novembre e dicembre arriveranno dall’emisfero sud i virus dell’influenza stagionale. A chi si è già ammalato non resta che mettersi a letto due o tre giorni, curarsi e abbassare la febbre se è troppo alta, salvo naturalmente le categorie a rischio, anziani e malati cronici, che rischiano complicazioni più serie e devono essere attentamente seguiti dal medico”.