Minuscoli sassolini che si impiantano nei reni e subito dopo l’inferno: coliche, tremendi spasmi ai fianchi e dolori acutissimi all’addome che irradiano all’inguine e alla gamba, accompagnati spesso da vomito e febbre. E una grande fatica, lentezza e dolore mentre si fa pipì. Il più delle volte, quando si è colpiti da calcoli renali, non resta che andare di corsa al pronto soccorso. Perché quelle microscopiche concrezioni di natura prevalentemente minerale scatenano dolori che si possono calmare soltanto con l’intervento di un medico.
I calcoli possono formarsi lungo tutto il tratto urinario e si muovono sul percorso che va dal rene alla vescica. Alla loro origine c’è in genere un’eccessiva concentrazione di sali nelle urine e un’insufficiente produzione di pipì, che può essere motivata da scarsa assunzione di liquidi. La stanchezza, il caldo e gli impegni assillanti sono un cocktail micidiale per i reni e, più in generale, per le vie urinarie. Nella stragrande maggioranza dei casi i calcoli si formano perché i sali minerali presenti normalmente nel nostro organismo non vengono diluiti dai liquidi che assumiamo.
E se raggiungono una concentrazione troppo elevata, magari per un’eccessiva sudata tipica di questo periodo, si possono formare i famigerati cristalli lungo le vie urinarie. Non sono altro che piccoli sassolini: si possono incuneare nei reni, nell’uretra oppure nell’uretere, provocando spasmi muscolari che si propagano a ondate. Come fare per prevenirli? La risposta degli esperti è univoca: acqua, acqua e ancora acqua.
E poi frutta e verdura a volontà, soprattutto quando i primi caldi fanno capolino. Il consiglio vale in particolare per le persone predisposte alle calcolosi, quelle cioè che hanno già avuto un episodio simile in passato. Queste devono assicurare all’organismo abbondanti quantità di acqua, bevendone piccole quantità più volte nella giornata. Non è un caso che la maggior parte dei ricoveri ospedalieri per calcoli alle vie urinarie si verifica quando il caldo avanza: se la colonnina di mercurio sale e la sudorazione aumenta, si perdono grandi quantità di liquidi e i sali si concentrano. Chi poi è sottoposto a un momento di stress particolare tende a riposarsi poco e ad alimentarsi in modo disordinato.
La cosa fondamentale è riconoscere i sintomi e intervenire subito. Se le urine diventano improvvisamente scure bisogna subito bere acqua. Molta acqua. Questa operazione permette di diluire i sali presenti nelle vie urinarie. In genere, se non si beve adeguatamente, subito dopo il cambio di colore delle urine, si avverte un senso di pesantezza all’addome e poi arriva la prima colica: un dolore improvviso e acuto a un fianco che si propaga verso il basso. È segno che il primo sassolino si è formato, ma è ancora agli inizi del suo viaggio e l’organismo cerca di espellerlo attraverso gli spasmi muscolari. Anche in questa fase bisogna bere molta acqua per agevolare l’espulsione ed evitare che il cristallo aumenti di dimensione.
Fonte http://www.consumercare.bayer.it/ebbsc/export/sites/cc_it_internet/it/Sapere_and_Salute/articoli/Marzo_2009/Natura.pdf