Il rischio di infezioni alimentari, durante l’estate, è sicuramente maggiore, sia a causa del caldo, che favorisce la proliferazione di microorganismi nel cibo, sia perché si ricorre più facilmente ad alimenti crudi e la cottura, generalmente, riduce gli eventuali pericoli di intossicazioni.
Il cibo, infatti, se non viene conservato e cotto in modo corretto, diventa l’ambiente ideale per lo sviluppo di batteri, parassiti, virus o funghi. Fino ad oggi sono stati scoperti ben 250 tipi di infezioni alimentari, sebbene quelle più diffuse siano provocate soprattutto da Salmonella, virus dell’Epatite A, Campylobacter, Escherichia coli, Listeria e Botulino. Quando gli agenti patogeni entrano in contatto con i vari organi dell’apparato digerente liberano delle tossine che scatenano le infezioni.
Gli alimenti più a rischio di salmonella, sono le uova, il latte non pastorizzato e i suoi derivati, la carne, la maionese fresca, le creme e i succhi di frutta non pastorizzati e le verdure. I sintomi più comuni sono la diarrea, la febbre e i crampi addominali. La mancanza di igiene, invece, può favorire il virus dell’Epatite A. Un altro ospite indesiderato del piatto è il Campylobacter, responsabile di enteriti e che si può nascondere nella carne di pollo o di maiale poco cotta. La Listeria, invece, è un batterio che si trova nel suolo e nelle acque e può contaminare sia le verdure che gli ortaggi. Ma l’insidia può arrivare anche dai cibi trasformati, come formaggi molli e carni fredde, hamburger e hot dog, paté di carne, salumi e prodotti fatti con latte non pastorizzato. Il Botulino è una tossina che viene prodotta in mancanza di ossigeno e quando la temperatura sale oltre i 10 gradi. E’ favorito dalle cattive condizioni di conservazione degli alimenti fatti in casa, ma anche nella ristorazione.
Come evitare le infezioni
Purtroppo, riconoscere i cibi contaminati non è possibile. Molto più semplice, invece, è evitare siano preda di batteri e virus rispettando le regole igieniche fondamentali.
- lavare bene le mani prima di preparare gli alimenti e prima di sedersi a tavola;
- lavare bene le verdure e la frutta;
- non mangiare cibi crudi di origine animale;
- se un alimento non viene consumato subito dopo la cottura, va conservato in frigo e riscaldato ad alta temperatura;
- non conservare i cibi negli stessi contenitori dov’erano prima della cottura;
- bere acqua sicura;
- bollire il latte non pastorizzato.
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