La rivista Lancet lancia l’allarme: tre diversi articoli pubblicati recentemente hanno fotografato una situazione mondiale piuttosto preoccupante, e cioè che l’obesità non solo sta aumentando, ma si sta allargando anche al di fuori dei Paesi industrializzati.
Si pensava infatti che si trattasse di un problema di sovranutrizione, ed invece i dati provenienti oggi dimostrano che è anche una questione di qualità del cibo. Rimangono gli Stati Uniti il Paese con il più alto tasso di obesità, ma al secondo posto troviamo addirittura le Isole Samoe. E’ vero che lì, per una questione di costituzione corporea e cultura locale, è anche difficile contrastare un BMI elevato, ma questa giustificazione non può valere per altri Paesi come alcuni dell’Est Europa, la Corea del Sud, la poverissima Cambogia e persino alcuni Paesi dell’Africa Occidentale. Dimostrazione che l’epidemia di obesità ha ormai toccato tutto il mondo (una persona su 10 è obesa, mentre se volessimo contare i sovrappeso ci avvicineremmo al 50%), e che ormai sembra impossibile da fermare.
[Fonte: il Sole 24 Ore]