Gli integratori alimentari in un determinato periodo della nostra vita possono essere un prezioso ausilio per la salute, ma è fontamentale sceglierli con saggezza e dunque in sicurezza. Sebbene la Food and Drug Administration statunitense abbia stabilito norme molto rigide in questo senso, anche in relazione alle etichette ed il nostro Ministero della Salute non sia da meno per gli avvisi al riguardo, è importante essere a conoscenza di alcune problematiche di fondo che riguardano sia la scelta del giusto integratore che il suo corretto utilizzo.
Integratori alimentari ed interazioni con altri farmaci
Gli integratori come l’erba di San Giovanni ed il Ginkgo biloba (ma anche altri), interagiscono negativamente con numerosi farmaci da banco, quindi prima di iniziare una terapia con questi supplementi alimentari, è buona cosa parlarne con il medico curante, soprattutto se ci si sta sottoponendo a cure per malattie croniche. Un esempio? L’Iperico, o Erba di San Giovanni, ha effetti positivi contro l’ansia e spesso è utilizzato per contrastare alcune forme di depressione moderata. Attenzione però perché diminuisce l’efficacia di alcuni medicinali: particolarmente sensibili a tale effetto collaterale, gli anticoagulanti orali, i contraccettivi orali (pillola), la teofillina, la ciclosporina, gli immunodepressivi e gli antivirali (anche alcuni utilizzati per combattere l’Aids).
Integratori alimentari e prove scientifiche
Sarà che è una mia deformazione professionale, ma prima di assumere un integratore suggerito da un’amica, un istruttore in palestra o chiunque altro, mi vado sempre a cercare l’esistenza di informazioni scientifiche circa la sicurezza, ma soprattutto l’effettiva efficacia del supplemento alimentare in questione. E’ quello che ho fatto ad esempio quando mi hanno suggerito del magnesio per contrastare la sindrome premestruale. Dopo aver trovato riscontri e parlato con il medico, tale terapia effettuata per breve tempo mi ha dato un certo sollievo (ma attenzione dipende sempre dai casi singoli). Insomma verificate sempre l’esistenza di studi scientifici sui principi attivi.
Quali i migliori integratori alimentari?
In generale è opportuno non acquistare mai preparati “sotto banco”, neppure online. Se alcuni sono vietati, è perché sono pericolosi! Ma anche nei negozi e presso i rivenditori ufficiali, è buona norma scegliere sempre prodotti certificati secondo determinati standard di qualità. Controllate dunque sempre l’etichetta, anche per vedere effettivamente quali sostanze sono state utilizzate per la realizzazione quell’integratore. Anche quale parte di una determinata pianta: la ricerca scientifica ha infatti dimostrato come le radici della pianta kava (dalle proprietà sedative dell’ansia e dei disturbi psicosomatici) sono sicure, mentre tossiche per il fegato sono il fusto e le foglie.
Gli effetti collaterali degli integratori
Benché esistano degli effetti collaterali già noti da non trascurare, per queste sostanze, ogni individuo è a se stante, per cui se dopo l’assunzione di un supplemento alimentare si nota un qualunque disturbo, è importante interrompere immediatamente il trattamento e parlarne con il proprio medico. Un particolare occhio di riguardo va dato anche all’abuso: dosi eccessive possono provocare danni ai reni e all’apparato gastrointestinale.
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