Nascere tre volte. E’ praticamente ciò che è successo a V. una ragazza venticinquenne di Padova. Grazie a due trapianti di fegato in meno di 4 mesi la ragazza è rinata a nuova vita. E può ora pensare ad un futuro senza paure.
Tutto inizia lo scorso ottobre, quando a causa di un farmaco, V. entra in coma.
Non molti lo sanno ma talvolta alcuni medicinali, a contatto con persone particolarmente sensibili ad alcune sostanze, creano nel corpo delle stesse reazioni di difesa spropositate da parte degli organi interni. E’ ciò che è successo al fegato di V. . A causa dell’assunzione di un particolare farmaco, la ragazza è stata colpita da una epatite fulminante.
Portata di corsa in ospedale la ragazza aveva poche ore davanti a sé. La malattia aveva formato nel suo cervello un grosso edema, scaraventandola di colpo in coma, ad un passo dalla morte. I tempi erano davvero stretti. Fortunatamente per V. sulla sua strada vi era il prof. Umberto Cillo, responsabile dell‘Unità di Chirurgia epatobiliare e del Centro trapianti di fegato della clinica universitaria di Padova: un medico preparato e specializzato in queste emergenze che senza lasciare nulla al caso e disperando di salvarle la vita ha contattato chiunque potesse servire allo scopo, anche all’estero.
Alla fine un fegato è arrivato, ma non andava bene, poteva rappresentare solamente una soluzione temporanea per evitare la morte: Cillo ha effettua il primo trapianto. È il 24 ottobre. Una settimana dopo la ragazza esce dal coma ed inizia la riabilitazione. Per lei è troppo rischiosa la dimissione. Comincia la sua degenza, lunghissima, in ospedale. Alla vigilia di San Silvestro il miracolo: è disponibile un fegato. A giovarne, lei ed un bambino bergamasco.
Se la gente potesse capire quanto serve una donazione. Invece abbiamo ancora un 30 per cento di rifiuti. Effettuato il secondo trapianto. Tutto è andato bene.
Con il 2011 dopo la mezzanotte arriva per V. una nuova speranza.
Avrà una vita assolutamente normale. Dovrà prendere un solo farmaco al giorno, un immunosoppressore. I trapianti di fegato sono iniziati negli anni 60, e ci sono persone che vanno avanti in modo regolare da 40 anni. Questa è una donna giovane. Non ci saranno grosse differenze rispetto a una coetanea che non ha avuto un trapianto.
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