Caffè e ginseng? Buoni contro l’impotenza. A fare la differenza, ed ancora una volta arriva la conferma dalla scienza, è la caffeina. Un nuovo studio condotto in tal senso mostra come questa sostanza possa essere considerata in un certo senso come un collega dell’artificiale viagra.
disfunzione sessuale
Calo del desiderio sessuale maschile: cause, cosa fare e quali rimedi adottare
Anche gli uomini sono soggetti al calo di desiderio sessuale, benché in misura minore rispetto alle donne: resta il fatto che ne soffre almeno una volta nella vita circa il 15-16% del genere maschile ed è uno dei disturbi della vita sessuale più frequenti, soprattutto nel corso di matrimoni o relazioni di lunga durata. La questione è vissuta con uno stress particolarmente intenso: di solito si fa finta di nulla, assolutamente non se ne parla con gli amici e men che meno con la propria compagna e ci si domanda se insieme al calo della libido ci possa essere una ricaduta sulla propria personale mascolinità. Ma quali sono le cause che possono condurre a tutto ciò? E cosa fare per affrontare e risolvere il problema?
Smettere di fumare, aiuta il sesso
Ci sono tante buone ragioni per smettere di fumare, a queste molteplici ragioni, si aggiunge oggi un nuovo motivo che sicuramente invoglierà molti uomini a smettere di fumare, magari con l’aiuto di cerotti alla nicotina, come hanno fatto i 65 pazienti studiata in questa ricerca svolta presso l’Università del Texas di Austin.
Dolore durante il sesso? Il problema è solo psicologico
Le donne che provano dolore durante il sesso non sono sole quanto possono pensare. Precedenti ricerche hanno mostrato che il 15% delle donne ha esperienza di dispareunia, cioè ricorrenti dolori durante i rapporti sessuali. La dispareunia colpisce soprattutto le donne, ma raramente può accadere anche negli uomini.
Un nuovo studio ha constatato che le donne che provano dolore durante il sesso dovrebbero essere riclassificate come disordine da dolore piuttosto che per una disfunzione sessuale. I risultati, recentemente pubblicati su The Journal of Sexual Medicine, si basano sulla ricerca in cui a due gruppi di donne, alcune affette da dispareunia ed altre senza, è stato chiesto di ricordare delle liste di parole divise in quattro categorie: parole legate al sesso, le parole relative al dolore, parole piacevoli non legate al sesso, e parole sgradevoli non collegate al dolore.