C’era una volta un povero contadino, che un giorno si disse:
“Ne ho abbastanza della mia povertà. Devo andare per il mondo e forse farò fortuna”…
“Ne ho abbastanza della mia povertà. Devo andare per il mondo e forse farò fortuna”…
Non sapeva il contadino protagonista di questa fiaba serba, che non vi racconterò, che stando all’ennesimo studio proveniente dagli Stati Uniti, avrebbe potuto restarsene a casa propria e diventare ugualmente ricco semplicemente mangiando in maniera più sana. Infatti sembra che mangiare sano faccia bene a tutto, ma proprio a tutto. Dopo aver appreso che le cattive abitudini alimentari sono alla base di moltissime forme tumorali e patologie oggi largamente diffuse come cardiopatie obesità e diabete adesso siamo davanti a una scoperta che avrebbe del sensazionale: un regime dietetico sano ed equilibrato fa bene anche al portafogli.
Un’alimentazione fondata sul giusto apporto di proteine, carboidrati, minerali e vitamine nei primi tre anni di vita favorirebbe lo sviluppo di adeguate capacità di apprendimento e quindi amplierebbe le possibilità di aspirare ad un lavoro migliore. Sarebbe questa la conclusione di uno studio iniziato in Guatemala fra il 1969 e il 1977 che ha coinvolto circa 1500 bambini di quattro villaggi differenti. I ricercatori guidati da John Hoddinott, dell’International Food Policy Research Institute (Ifpri) di Washington, avrebbero rilevato che i bambini guatemaltechi che durante i primi tre anni di vita erano stati nutriti con bevande arricchite di proteine e altre sostanze nutritive una volta divenuti adulti guadagnerebbero il 46% in più degli altri.
Sarebbe questa quindi, secondo Hoddinott, la soluzione per combattere la povertà nei paesi in via di sviluppo. E i loro governi dovrebbero tenerne conto. Tuttavia lo studio mostrerebbe non poche lacune. Gli studiosi assicurano che i risultati tengono conto della posizione del villaggio e della qualità dell’istruzione ricevuta dai bambini ma non riuscirebbero a spiegare come mai i benefici di un’alimentazione ricca di proteine non ricadano anche sulle donne, ipotizzando che possa dipendere dal tipo di occupazione che normalmente esse svolgono in questo paese.
Forse basterebbe questo piccolo dettaglio per concludere che sebbene una sana nutrizione, soprattutto nei primi anni di vita, abbia un ruolo preponderante nello sviluppo delle strutture cerebrali, forse questo non basta per avere successo e quindi denaro nella vita.