L’eliminazione dei batteri che infettano la mucosa gastrica può promuovere e facilitare lo sviluppo di asma e allergie.
In particolare sotto accusa di medici ed esperti è la messa al tappeto del microbo che nel nostro stomaco si rende responsabile dell’insorgenza di ulcera.
Sembra paradossale che per scongiurare le reazioni allergiche patologiche si debba evitare di sacrificare un batterio considerato fino ad ora nocivo per la salute dell’apparato digerente.
Si tratta dell’Helicobacter pylori, un microbo dotato di flagella che vive nascosto nella mucosa del nostro stomaco, immerso nell’acido, e che provoca ulcera soprattutto negli uomini intorno ai quarant’anni d’età. La sua scoperta è valsa, nel mese di ottobre del 2005, il premio Nobel per la medicina al dottor Robin Warren e al dottor Barry Marshall della University of Western Australia a Perth.
Nel 1982, i due scienziati australiani hanno isolato il batterio dalla mucosa dello stomaco, dimostrando la sua associazione con gastriti, ulcere ed altre infiammazioni dello stomaco.
Oggi, è possibile affermare con certezza che l’Helicobacter è presente nel 100% delle formazioni ulcerose. I trattamenti antibiotici sono solitamente sufficienti a sconfiggerlo.
Tuttavia, c’è chi come Martin Blaser della New York University e il suo collega Yu Chen, è convinto che il microbo svolga un ruolo importante nell’equilibrio della flora batterica umana.
I due ricercatori hanno condotto uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Journal of Infectious Diseases in cui spiegano come l’Helicobacter non sia un agente patogeno cone gli altri.
Questo batterio esiste, infatti da 150 milioni di anni nei mammiferi e nell’uomo da almeno 60.000 anni. A volte è utile, altre è deleterio.
Oggi l’uso eccessivo di farmaci antibiotici sta portando alla sua scomparsa. Se in un quarto di secolo era riuscito a infettare dal 70 all’80% della popolazione mondiale, oggi, ad esempio, solo il 5% dei bambini americani ospita nella flora l’Helicobacter.
Una notizia che sembrerebbe a prima vista positiva, se non fosse che la sua totale assenza priva lo stomaco di un importante regolatore di acidità, esponendo al rischio di asma e reazioni allergiche i bambini, come spiega il dottor Chen Yu:
Il nostro lavoro dimostra che l’assenza di Helicobacter è una possibile spiegazione per l’aumento del rischio di asma nei bambini. Tra i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 3 e i 19 anni, coloro che avevano l’H. Pylori hanno avuto il 25% in meno di attacchi di asma. Il nostro studio si basa sulle analisi condotte tra il 1999 e il 2000 dal centro nazionale per le statistiche sulla salute, che hanno coinvolto 7.412 partecipanti.
Secondo quanto affermato dal dottor Blaser:
I portatori del microbo hanno un diverso stato immunologico, con più linfociti T, che regolano la risposta dell’organismo agli invasori.
Un altro ruolo benefico dell’Helicobacter è quello di regolare il livello di acidità dello stomaco in cui vive. Se l’acidità è troppo alta, il microbo produce una sostanza che riduce la produzione di acido. Se Helicobacter è stata debellato completamente, l’elevata acidità può portare a dolorose esofagiti da riflusso.
Per proteggere lo stomaco dei bambini, in futuro, i medici potrebbero decidere di adottare come terapia proprio l’immissione nella flora dell’Helicobacter.