Gli scienziati sanno che l’integrità della sostanza bianca del cervello è compromessa negli alcolisti adulti, ma non era chiaro se, mentre si sta cominciando a prendere il vizio, queste anomalie siano evidenti. Uno studio sui bevitori adolescenti ha scoperto che l’esposizione a dosi elevate di alcool, anche se non molto frequenti, durante la giovinezza, può compromettere la consistenza della sostanza bianca. I risultati saranno pubblicati su Alcoholism: Clinical & Experimental Research.
Dato che il cervello è ancora in via di sviluppo durante l’adolescenza, non vi è molta preoccupazione sulla vulnerabilità degli effetti di neurotossine, come alte dosi di alcool
rassicura Susan F. Tapert, professore associato di psichiatria presso l’Università della California, San Diego, e direttore del Substance Abuse/Mental Disease del VA San Diego Healthcare System. La sostanza bianca si riferisce alle aree cerebrali che appaiono alla luce di colore bianco a causa dei lipidi. Questa zona è composta da fasci di assoni che collegano la zona mielinizzate con la sostanza grigia del cervello, ed è stato dimostrato che continua a svilupparsi durante tutta l’adolescenza.
Precisa Duncan Clark, professore associato di psichiatria a Pittsburgh:
Questi cambiamenti sistematici nella sostanza bianca riflettono non solo la maturazione delle interconnessioni, ma che la maturazione del cervello nel suo insieme continua. Indicatori di integrità della sostanza bianca sono legati a prestazioni su una serie di test cognitivi, comprese le misure di lettura, la copia di dati complessi e accelerare la codifica delle informazioni. Anomalie nella sostanza bianca potrebbero compromettere la capacità di prendere in considerazione diverse fonti di informazioni al momento della decisioni, emotivamente e di funzionamento.
Tapert e i suoi colleghi hanno utilizzato una tecnica di risonanza magnetica sensibile al movimento casuale dell’acqua nelle cellule di un tessuto bersaglio, ed esaminato l’anisotropia frazionaria, una misura della coerenza direzionale dei tratti di sostanza bianca, su 28 ragazzi. Di questi, metà avevano l’abitudine di bere frequentemente e l’altra metà no.
Lo studio ha dimostrato che gli adolescenti che bevono hanno minore coerenza nelle fibre di sostanza bianca, che significa che è meno in salute, in una varietà di regioni cerebrali, anche se questi non erano dipendenti dall’alcool. Con questo studio si è dimostrato che gli adolescenti con l’abitudine di bere non hanno avuto disturbi mentali, ma spesso hanno altri tipi di problemi. Ciò suggerisce che le caratteristiche osservate nel cervello possono essere associate con l’alcool piuttosto che con altre complicazioni. Il limite posto per evitare problemi cognitivi dovuti all’alcool è 4 drink per le donne e 5 per gli uomini.
Bere fino al punto di essere ubriachi o raggiungere i sintomi della sbornia può essere dannoso per il cervello dell’adolescente.
Conclude Tapert. Secondo Clark invece se gli adolescenti esagerano con il bere, mostrano bassi livelli di organizzazione del cervello. Questa caratteristica potrebbe essere un fattore di rischio per accelerare il percorso verso l’alcolismo.
[Fonte: Sciencedaily]