Non c’è pace per la pillola Ru486, la cosiddetta pillola abortiva. Sembrava dovesse finalmente essere messa sul mercato (ma solo negli ospedali e sotto controllo medico), ed invece il Senato italiano l’ha ancora una volta bloccata.
Nella giornata di ieri, al termine dell’indagine conoscitiva, la commissione Sanità ha approvato a maggioranza il documento che chiede di fermare la procedura che porterebbe la pillola negli ospedali italiani. Secondo i senatori che l’hanno votato (Pdl e Lega, mentre il Pd si è detto contrario), ancora non è completamente chiaro se questo medicinale sia compatibile con la legge 194, quella sull’aborto, e così, in attesa che sia il Ministero della Salute a valutarne la compatibilità e a darne l’autorizzazione definitiva, hanno preferito bloccare tutto.
Sconfitta dunque la “prova di forza” dell’Aifa, che un mese fa aveva deciso di immettere ugualmente sul mercato il medicinale in quanto la burocrazia politica ne stava rallentando troppo l’iter. Per adesso la pillola rimane negli scatoloni dunque, e per poterli aprire c’è bisogno dell’ok del Ministero, il quale potrebbe arrivare a giorni, o anche tra diversi mesi. I tempi della politica sono come sempre imprevedibili.