Quando per le vacanze al mare non si hanno una o due settimane e magari anche più, piuttosto che rinunciare all’abbronzatura, in molti ci provano stando al sole ore ed ore concentrate in tre o quattro giorni, o anche soltanto in un week-end. Senza pensare che l’esposizione prolungata ai raggi UV, soprattutto nei giorni e nelle ore più calde comporta dei rischi per la nostra pelle, magari non immediati ma che, a distanza di anni, possono anche provocare gravi conseguenze, tra cui il melanoma, sempre più diffuso anche in fasce d’età più basse rispetto ai decenni precedenti.
Sui rischi della cosiddetta abbronzatura mordi e fuggi ci illumina il professor Antonio Garcovich, docente di dermatologia all’Università Cattolica di Roma, che in questi giorni ha lanciato l’allarme sui danni permanenti derivanti alla pelle da continue scottature e spellature che crescono in proporzione alla maggiore brevità del periodo di ferie degli italiani.
Il dermatologo avverte infatti che il
il sole più dannoso è quello preso per meno di una settimana, in maniera intensiva. In così pochi giorni non ci si abbronza, ci si scotta soltanto. Serve almeno una settimana affinché il corpo inizi a produrre melanina e la pelle riesca a difendersi dal sole. Il cosiddetto ‘sole a strappi’ invece è dannosissimo, oltre al melanoma si rischiano eritemi, macchie, ma anche vitiligine ed eczema.
E allora se si hanno pochi giorni a disposizione per prendere il sole, come bisogna comportarsi e quali precauzioni adottare?
Se le ferie non arrivano almeno a dieci-quindici giorni consecutivi, suggerisce Garcovich, bisogna andarci molto cauti:
Massimo un’ora al giorno fermi al sole. E’ inutile e controproducente stare stesi per ore sul lettino, si rischiano scottature e anche colpi di calore. I fototipi 1, 2 e 3 in particolare, quelli con la pelle più chiara, devono proteggersi con protezioni 50 per diversi giorni, e la crema va spalmata ogni ora.
Il sole va inoltre evitato completamente nelle ore più calde, dalle 12 alle 15 (e questo vale anche per tutti gli altri), in questa fascia oraria bisognerebbe mettersi all’ombra, meglio se indossando anche una maglietta.
Attenzione particolare nelle donne va posta per il dermatologo sulla zona décolleté, soprattutto se si opta per il topless:
Gli arrossamenti sotto il collo e sulle spalle fanno male alla pelle in modo particolare, e dopo alcuni anni i danni rimangono permanenti.
[Fonte: Agi Salute]