Ritorna l’ora solare. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre dovremo spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio. Un provvedimento che a primo impatto può sembrare positivo (dormiamo un’ora in più), ma che può avere effetti sulla salute, da lievi a gravi, fino ad incorrere nel disturbo affettivo stagionale.
Non tutti ne soffrono, anche se sono in molti ad essere predisposti a questa condizione. La differenza di un’ora, seppur minima, può creare infatti gli stessi problemi del cambiamento di fuso orario, dato che i ritmi del corpo vengono modificati. Gli effetti più comuni sono sull’umore, e possono portare dalla difficoltà ad alzarsi dal letto al malessere, dall’astenia (riduzione della forza muscolare), fino alla vera e propria depressione “autunnale”.
Ben più gravi possono essere gli effetti sul fisico delle perturbazioni dei ritmi circadiani, come spiega una ricerca di Philips Health & Wellness Italian Index effettuata sulla popolazione italiana, di cui si stima siano 12 milioni le persone predisposte a problemi riguardanti il cambio di orario. Secondo il professor Gian Luigi Gigli, presidente dell’Associazione italiana di medicina del sonno, il passaggio all’ora solare:
determina uno sfasamento tra il ritmo sonno-veglia e l’orologio interno con una desincronizzazione dei ritmi circadiani. Il riallineamento è fonte di qualche piccolo disagio che riguarda anche il sonno. È qualcosa di simile a quello che avviene con un cambiamento di fuso orario
e può comportare dai disagi più lievi (sonnolenza o calo di attenzione), ad altri un po’ più gravi come l’irritabilità e le difficoltà di memorizzazione, fino a quelli molto più gravi come l’abbassamento delle difese immunitarie che, nei soggetti predisposti, può favorire alcune patologie come diabete, obesità e addirittura alcuni tipi di cancro.
Per evitare tutti questi problemi bisogna immediatamente ripristinare il ritmo sonno-veglia, e per farlo basta non fare la maggior parte delle attività la mattina presto, e soprattutto sfruttare l’ora di sonno in più. Dormire altri 60 minuti è sempre un bene.
[Fonte: Repubblica]