Le malattie cardiache rappresentano la prima causa di mortalità in Europa. La diagnosi precoce si rivela dunque di fondamentale importanza per scongiurare fatali conseguenze di anomalie non riscontrate tempestivamente per l’intervento.
Spesso però i controlli periodici lasciano passare troppo tempo tra una visita e l’altra e rimandare il check-up non fa che aumentare il rischio di essere colti impreparati da attacchi cardiaci improvvisi.
La tecnologia viene in aiuto dei più restii al controllo medico frequente o semplicemente a chi è particolarmente attento alle proprie condizioni di salute, brevettando Heart Guard, un dispositivo capace di monitorare la frequenza cardiaca e il corretto funzionamento del cuore direttamente senza spostarsi da casa.
Si tratta di una sorta di sistema di allarme per il cuore, che tiene sotto costante controllo l’attività cardiaca mentre ci si dedica alle più svariate operazioni quotidiane.
Un elettrocardiogramma casalingo che fornisce informazioni di vitale importanza su eventuali anomalie, suggerendo indicazioni riguardo alla natura del problema.
Alcune patologie cardiache necessitano di un monitoraggio costante, scomodo per i pazienti, costretti a frequenti e numerosi spostamenti lontano da casa.
L’invenzione di Heart Guard da parte della Integris risolve questi inconvenienti, rivelandosi un efficace strumento di diagnostica preventiva.
Il dispositivo, basato su una tecnologia wireless, è molto leggero e semplice da usare. Si compone di un Matchbox con cinque elettrodi che vengono posizionati sul petto, inviando i dati registrati ad un pc portatile dotato di uno speciale software per l’elaborazione delle informazioni relative alla frequenza cardiaca.
Heart Guard può essere indossato anche per 24 ore al giorno ed è capace di registrare i cambiamenti nel ritmo cardiaco dovuti ai diversi sforzi fisici.
Se l’apparecchio rileva un problema, il paziente è immediatamente avvertito con un sistema di vibrazioni o in alternativa un segnale acustico, proprio come un vero e proprio allarme.
A quel punto, sarà sufficiente controllare sul pc collegato al dispositivo i dettagli sulla natura del rischio che si sta correndo.
All’inizio del 2009, se supererà i controlli di sicurezza relativi ai parametri previsti dall’Unione europea, il sistema di sicurezza per il cuore dovrebbe approdare anche nel nostro Paese.