Si celebra oggi il World Health Day 2011, la Giornata Mondiale della Salute voluta dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). L’attenzione quest’anno si pone sul fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Gli antibiotici hanno nel tempo rivoluzionato la cura di tutte le malattie infettive di origine batterica. Purtroppo però si è spesso assistito ad un uso eccessivo e comunque errato di tali farmaci a tal punto da creare organismi fortemente resistenti. Li chiamiamo batteri-super perché non siamo in grado di distruggerli o controllarli: sono cambiati, modificati, adattandosi agli antibiotici che incontravano sulla loro strada. In questa giornata in particolare nel mirino anche la questione della sicurezza alimentare. Cosa c’entra direte voi?
Basta ricordare il caso delle mozzarelle blu, ma non solo: il problema è che utilizzando gli antibiotici negli animali destinati all’alimentazione (vedi polli e uova di batteria ad esempio), i batteri resistenti ed i geni correlati sono entrati nella catena alimentare e possono con molte probabilità trasmettersi anche all’uomo. “Antimicrobial resistance: no action today, no cure tomorrow – Resistenza agli antibiotici: nessuna azione oggi, nessuna cura domani” è il titolo dato alle manifestazioni in corso oggi che comprendono ovviamente anche un seminario dedicato alla sicurezza alimentare. Al momento, nei Paesi dell’Unione Europea ogni anno muoiono 25.000 persone a causa di una grave infezione batterica resistente agli antibiotici. Purtroppo come già evidenziato tali contagi avvengono nei luoghi deputati all’assistenza sanitaria, ovvero gli ospedali. Se non si ferma questa tendenza drammatica la nostra società potrebbe ricadere nelle condizioni di epoche antiche, pre-antibiotici, quando una comune infezione polmonare poteva colpire e rapidamente uccidere, senza possibilità di scampo.
Un esempio è il ritorno della tubercolosi (in realtà mai debellata) che si sta diffondendo in una nuova forma: “multiresistente” soprattutto tra i bambini. Nuove campagne informative sono pronte, ma l’appello all’uso corretto degli antibiotici è rivolto a tutte le parti in causa: pazienti, medici, politici, industria farmaceutica e settore della produzione alimentare di origine animale. Ad ognuno la propria responsabilità nell’agire!
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[Fonte: OMS]