La chirurgia estetica rappresenta un ancora di “salvezza” per chi non si sente a proprio agio nel proprio corpo o comunque per quelle donne che dopo una o due gravidanze, solcata la soglia dei 40 anni vuole riacquistare la femminilità del tempo passato. Ebbene il 25% delle italiane tra i 45 ed i 60 anni, per realizzare questo desiderio spesso chiede dei finanziamenti in banca. A porre l’accento sulla questione il chirurgo plastico Giulio Basoccu, primario del Reparto di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’INI (Istituto Neurotraumatologico Italiano) che sottolinea anche come gli interventi correttivi più richiesti, con questa modalità siano legati ad aspetti dovuti alla maternità: l’addominoplastica e l’aumento del seno (mastoplastica additiva), rispettivamente causati dal rilasciamento dei muscoli e della pelle della pancia post-maternità e dell’afflosciamento del seno causato dall’allattamento.
Nella maggior parte dei casi si tratta di donne che lavorano, appartenenti ad un ceto economico medio, che per non pesare troppo sul bilancio domestico ricorrono ad un prestito bancario. Qualcuno può storcere il naso a notizie di questo tipo, ma personalmente lo comprendo essendo coetanea! Certo, l’ansia che mi caratterizza tiene da me ben lungi l’idea di sottopormi a chirurgia plastica con tanto di anestesia, spesso totale, per migliorare un qualcosa nel mio aspetto estetico, ma non ci trovo nulla di male se le donne optano per questa scelta, per sentirsi più belle, femminili. E’ un giusto dono che possono fare a loro stesse dovuto al fatto che per qualche anno, travolte dallo stress perché si sono divise tra marito, lavoro e soprattutto figli e casa hanno avuto poco tempo da dedicare a loro stesse e al loro aspetto. Tornare a piacere, ma soprattutto a piacersi è un diritto a cui nessuna donna dovrebbe rinunciare. Prendersi cura di se e del proprio aspetto significa anche tenere lontana la depressione. E poi, sono molti gli uomini che si rivolgono alla chirurgia estetica, chissà quanti di loro ricorrono ad un finanziamento. Tra l’altro, come sottolineano spesso anche gli esperti, “risparmiare” su interventi di questo tipo può significare un rischio maggiore, quindi, un mutuo è sempre meglio.
[Fonte: Ansa]