Durante il sonno, l’inquinamento acustico da traffico, soprattutto aereo – ma pure il partner che ci russa accanto – alza la pressione del sangue. Questo accade anche se si continua a dormire placidamente ignari dei rumori. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato sulla rivista European Heart journal diretta da Lars Jarup dell’Imperial College di Londra. I rumori che cominciano ad essere molesti per la pressione del sangue sono quelli di 35 decibel o oltre.
Una soglia che corrisponde al rumore di un aereo che passa sopra il palazzo, ma anche al traffico su strada o al partner che russa dall’altro lato del letto. Indipendentemente dalla fonte del rumore, sono i decibel che contano: per ogni aumento di 5 decibel si registra infatti un aumento di 0,66 millimetri di mercurio per la pressione sistolica (la massima). Dunque vivere nei pressi di un aeroporto porta la pressione del sangue a salire ogni qual volta parte o atterra un aereo, ma non solo.
I numerosi e continui stress da decibel, causerebbero una maggiore sensibilita’ anche verso i rumori piu’ piccoli, interni, questo significa che la pressione sanguigna sale anche nel momento in cui il soggetto’ e’ sottoposto a stress inferiori, per cui vivere vicino a posti rumorosi puo’ causare gravi problemi alla salute. Ma l’esposizioni a fonti rumorose durante la notte può causare anche tachicardia, variazioni della capacità respiratoria, gastriti, nausea, alterazioni del campo visivo e della trasmissione degli impulsi nervosi per non parlare di incubi.
In alcuni casi limite, per esempio il rumore generato da una strada a forte traffico o da un martello pneumatico, l’inquinamento acustico rappresenta poi una minaccia diretta per l’udito. Molto frequenti sono gli effetti psicologici del frastuono, in grado di generare aggressività, emicrania, capogiri, inappetenza, difficoltà di concentrazione e, appunto, insonnia.