Ogni anno circa il 5% della popolazione mondiale viene colpita da una serie di patologie che riguardano il naso. Possono essere malattie comuni, come la sinusite o la cefalea frontale, oppure si può trattare di complicanze dovute a malformazioni congenite, traumi, o tumori. Ognuna di queste condizioni richiede un trattamento diverso, spesso anche da paziente a paziente, ma numerose sono le nuove possibilità terapeutiche basate sulla chirurgia mininvasiva, favorite da materiali innovativi, cellule staminali o tecniche operatorie evolute grazie a sofisticati strumenti tecnologici. E’ su queste tematiche che si stanno confrontando i maggiori esperti del settore, nell’ambito del congresso mondiale “Nose&Face World 2012” in corso a Roma. Quali le principali novità?
La rinoplastica ibrida
Con il termine rinoplastica ibrida si intende una pratica chirurgica di rimodellamento e ricostruzione del naso, poco diffusa ancora, ma molto efficace in termini di efficacia, sicurezza e, cosa che non guasta in questo periodo, di risparmio economico. Tale metodica abbina i benefici di precisione della tecnica tradizionale “ aperta”, “a cielo aperto”, a quelli della rinoplastica “chiusa”, che si avvale di incisioni interne al naso e quindi senza cicatrici esterne e meno invasiva. Un maggiore ricorso a questa tecnica, finora utilizzata quasi esclusivamente in centri specializzati, potrebbe modificare totalmente l’approccio chirurgico al naso, non solo per ciò che riguarda l’aspetto dell’estetica, ma anche della funzionalità: può essere infatti abbinata ad interventi di settoplastica e correzione delle patologie infiammatorie o disventilatorie , come le sinusiti.
Chirurgia mininvasiva per i tumori del naso
Allo stesso modo, nel convegno in corso verranno presentate alcune tecniche endoscopiche in grado di trattare in modo decisamente meno invasivo del tradizionale i tumori del naso (naso-paranasali), rarissimi, quanto pericolosi: in Italia 300 diagnosi ogni anno, purtroppo a prognosi infausta nel 48% dei casi. La sopravvivenza è sinonimo di deformazioni facciali. Evitare o almeno ridurre questo aspetto è ciò che si è riuscito ad ottenere grazie allo sviluppo di tecnologie e centri specializzati che hanno permesso di usare l’endoscopio per l’eradicazione di questi tumori. In pratica, la tecnica chirurgica di endoscopia rinosinusale nata negli anni ’70 per la cura della patologia flogistica nasosinusale, si è evoluta fino a diventare un mezzo prezioso per curare i tumori della stessa area.
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