Una nuova ricerca della Washington University School of Medicine di St. Louis ha trovato sostanziali riduzioni dell’ubriachezza a livello nazionale ad ogni eta rispetto a quasi 30 anni fa, con una sola eccezione: gli studenti universitari. I tassi di ubriachezza nei maschi universitari rimangono invariati, ma il tasso delle donne della stessa età sono aumentati drammaticamente. Secondo l’American Academy of child and adolescent psychiatry, anche se le iniziative politiche volte a ridurre i tassi di ubriachezza nei giovani generalmente hanno avuto successo, soprattutto tra i minorenni, resta un problema durante il college.
I ricercatori, guidati da Richard A. Grucza, professore assistente di psichiatria, analizza dati raccolti tra il 1979 e il 2006 dal National Survey on Drug Use and Health. Le informazioni provengono da più di 500.000 soggetti, divisi in gruppi in base a età, sesso, etnia e status di studente. Spiega Gruzca:
Abbiamo trovato che, nel complesso, l’ubriacatura è meno comune di quello che era una volta. I giovani rappresentano la maggioranza dei bevitori, e le loro bevute sono diminuite notevolmente dal 1979. Tuttavia, al tempo stesso, il ‘divario’ tra maschi e femmine è stato sempre inferiore. In questo studio, abbiamo riscontrato che le donne ora bevono di più, e il loro tasso di ubriacatura è aumentato negli ultimi 30 anni.
Ubriacatura è definita come bere cinque o più bevande in una determinata occasione. Nel 2006, ultimo anno analizzato, più della metà della popolazione “ubriaca” del college era maschio, e quasi il 40% femmina. Ma i ricercatori hanno scoperto riduzioni nel bere, soprattutto tra i ragazzi e giovani intorno ai 20 anni. Nei maschi tra 15 e 17 anni, il tasso di alcolismo è diminuito di quasi il 50% dal 1979 al 2006. Durante lo stesso periodo, il tasso è sceso di oltre il 20% nei maschi tra 18 e 20 anni e del 10% tra 21 e 23.