Il sorriso di un medico certamente non può guarire i pazienti, ma di sicuro può aiutarli a sentirsi meno soli. E non crediamo ci sia alcun bisogno di essere seguaci convinti della clownterapia per trovarsi d’accordo con questa affermazione.
Non è per parlare di clownterapia infatti che lunedì 23 Giugno 2008 si terrà a Pavia, presso il Collegio Cairoli, il convegno “L’arte della Medicina. Tra neuroscienze e mondo delle idee”, organizzato dalla Fondazione dell’Istituto neurologico Casimiro Mondino in collaborazione con lo Iuss (Istituto Universitario di Studi Superiori) di Pavia e l’Ifsn (International Functional Neurology Society).
Il convegno sarà piuttosto l’occasione per riflettere sul ruolo dell’operatore sanitario aldilà della “semplice” erogazione di servizi di diagnosi, cura e riabilitazione, racchiusa troppo spesso entro schemi rigidamente dettati dalle ragioni della scienza e, talvolta, addirittura incurante della fondamentale umanità del paziente e della sua centralità come persona, prima che come soggetto portatore di patologia.
Occorre dunque riscoprire e valorizzare il lato umano del rapporto, spesso speciale, che si instaura tra medico e paziente in cui l’ascolto e il dialogo abbiano un ruolo centrale mediante l’adozione di un atteggiamento maggiormente empatico e meno distaccato nella relazione di cura.
Queste le convinzioni degli organizzatori, che bocciano anche l’immagine della professione medica offerta da alcune serie televisive, che pure riscuotono grande successo tra il pubblico, come quella del cinico e irriverente dottor House, per il quale non ci sarà più posto nelle corsie della realtà già nel prossimo futuro.
Al convegno di Pavia, che si terrà nel pomeriggio a partire dalle 16.45, interverranno anche Giancarlo Cesana (ordinario alla facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università degli Studi Milano Bicocca), Egidio Moja (ordinario di Psicologia alla facoltà di Medicina, polo universitario del San Paolo), Stefano Bastianello (direttore del servizio di neuroradiologia dell’Università di Pavia). A fare da moderatori Giuseppe Nappi, direttore scientifico della Fondazione Mondino e il filosofo Salvatore Veca, vicedirettore dello Iuss.