Il Papa è appena sbarcato in Africa, ma ancora prima di mettere piede sul territorio camerunense, già ha fatto capire in che direzione andrà la sua visita. Lotta all’Aids, lotta alla povertà, tentativo di smuovere le coscienze Occidentali per una maggiore solidarietà verso il popolo africano.
Peccato però che capiti spesso che il Papa esca un pò dal “seminato” (è il caso di dirlo), e tratti anche argomenti di cui non ha competenza. Ovviamente ci riferiamo al preservativo. La frase del Pontefice:
Non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi
ha subito scatenato le polemiche del mondo medico e civile, tanto da sovrastare le tante altre frasi positive che ha detto. Come possa una personalità così importante rovinare un intero discorso e forse un intero viaggio con una sola frase, resta un mistero. Certo è che quelle poche parole andrebbero analizzate una per una ed inevitabilmente contestate.
Per combattere l’Aids, probabilmente la piaga più terribile della terra africana, bisogna garantire, secondo Benedetto XVI, le cure gratuite a tutti. Difficile da attuare, ma comprensibile. Su questo il Papa ci trova d’accordo, ma forse questa affermazione fa capire che non è tanto informato sull’argomento. Il problema delle cure non è tanto che sono costose, ma semplicemente che non esistono. Finora infatti, anche un uomo straricco, se dovesse contrarre l’Aids, non potrà di certo guarire, ma il massimo che può fare è rallentare il decorso della malattia e migliorare la qualità della vita.
L’unico metodo per evitare il dilagare di questa malattia è utilizzare il preservativo. Lo dicono i medici da 30 anni, da quando cioè l’Aids è stata studiata a fondo. E’ una malattia che nella maggior parte dei casi si trasmette per via sessuale. Ciò avviene perché le donne, per poter mangiare, finiscono con il prostituirsi, perché senza mangiare si muore in pochi giorni, di Aids si muore in vent’anni. Per questo si sceglie sempre il male minore. Se tutte le donne africane avessero a disposizione i preservativi, la diffusione crollerebbe di colpo.
Ma questi contraccettivi servirebbero anche ai giovani che hanno rapporti sessuali con più partner, ed in generale anche in Occidente, dato che il virus Hiv esiste anche qui da noi. Ovviamente non si limiterebbe in totale la diffusione del virus, il quale può passare da un essere umano ad un altro in tanti modi, ma evitare la trasmissione sessuale fermerebbe il 90% della diffusione.
Il Papa poi ha voluto aggiungere una frase piuttosto oscura. Dice: “anzi, aumentano i problemi”. E cioè? Quale sarebbe il problema che un preservativo può creare? Qui la domanda che bisognerebbe farsi è un’altra. Viste le tanti affermazioni infelici fatte in questi giorni, ma anche in passato, sull’argomento, verrebbe da chiedersi: ma il Papa un preservativo sa almeno com’è fatto?