Non solo mappe, notizie, immagini e altre decine di servizi di “entertainment”. D’ora in avanti Google fa il salto di qualità e fornirà un servizio medico. Si chiama Google Health, ed è attivo da qualche giorno soltanto per gli utenti americani. Si tratterà di una sorta di social network, in cui ogni utente potrà liberamente decidere quali documenti medici caricare (basterà scannerizzare quelli originali), per poterli far visionare dal proprio medico anche se si è al momento lontani centinaia di chilometri da casa.
Ma proprio come un social network, tali informazioni, comprese tutte le altre che riguardano la propria salute, potranno essere messe online e condivise con gli amici, in modo che ogni utente potrà specificare chi avrà la facoltà di consultarli. Tra i vari servizi offerti da Google Health, il più interessante, e maggiormente di attualità, è quello del testamento biologico.
Approvato dall’amministrazione americana, ogni Stato ha la sua legislazione a proposito. In questo modo ogni utente potrà scaricare il modulo corrispondente al proprio, e compilare le sue volontà da consultare nel caso in cui dovesse subire un incidente o si ritrovasse all’ultimo stadio di una grave malattia, e dunque non fosse in grado di comunicare con il mondo esterno.
Il testamento biologico, un prestampato con una serie di alternative da scegliere con delle crocette, offre tante possibilità all’utente, molte delle quali magari comunemente vengono ignorate. Ad esempio, per chi decide di donare gli organi, c’è la possibilità di scegliere se questi potranno essere donati ad un malato qualsiasi, ad una persona precisa, oppure ai fini della ricerca o dell’insegnameno. Ci sarà la possibilità di scegliere anche se continuare le terapie in caso di stato irreversibile, ma addirittura il tipo di terapie. Infatti ogni utente può scegliere se sottoporsi a rianimazione cardiaca, respirazione meccanica, nutrizione e idratazione artificiale, ecc.
L’obiettivo finale di Google è di eliminare tonnellate di carta, far rendere le persone più consapevoli delle terapie mediche e di farsi curare a distanza dal proprio medico. Solo un problema sorge spontaneo. Lo stato di salute è il più delicato aspetto della privacy. Abbiamo visto quanto un social network tipo Facebook (e non solo) sia violabile, e i propri dati finire condivisi tra migliaia di utenti sconosciuti. Sarà molto importante questo aspetto perché va bene il progresso, ma a questo punto violare la privacy di qualcuno diventa molto semplice.
[Fonte: Repubblica]