L’artrite psoriasica è una malattia articolare infiammatoria cronica che molto spesso sfocia in manifestazioni cutanee importanti, associate a dolore, gonfiore e in generale difficoltà a muovere la parte del corpo colpita dall’infiammazione. Da oggi c’è un medicinale in più per curarla con ottimi risultati: si tratta dell’Ustekinumab.
Questo medicinale non è certo nuovo; è infatti già in commercio da tempo ma fino ad ora veniva usato solo ed esclusivamente per curare il trattamento della psoriasi ovvero di quella malattia della pelle che però comporta altro tipo di sintomi (arrossamento, bruciore, prurito con le articolazioni che però non vengono intaccate). Ma negli ultimi giorni l’Ustekinumab ha ottenuto l’approvazione per una nuova indicazione terapeutica e quindi, da qui in avanti, potrà essere utilizzato anche da tutti coloro che soffrono di artrite psoriasica, patologia che colpisce solitamente dal 7 al 47% di coloro che già soffrono di psoriasi (generalmente viene diagnosticata nella fascia di età che va dai 20 ai 40 anni, sono rari i pazienti che accusano manifestazioni di artrite psoriasica in età più avanzata).
Se presa per tempo e curata nel modo corretto, l’artrite psoriasica regala ampi margini di miglioramento, con il dolore che tende a sparire quasi del tutto dopo un adeguato trattamento (la cui durata dipende dallo stato di avanzamento della patologia). Solo nei casi in cui l’infiammazione è più forte e persistente, questo tipo di malattia può diventare invalidante incidendo in modo negativo anche su quei semplici movimenti che si danno per scontati. Ma come sempre, bisogna valutare bene caso per caso per scegliere la strada migliore da seguire per curarsi nel modo più efficace.
Non è la prima volta che un farmaco già esistente viene promosso per la cura di un’altra patologia collegata in qualche modo a quella a cui era precedentemente adibito. L’Ustekinumab rientra in questa categoria.
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