L’ International Journal Oncology del dicembre dello scorso anno ha reso noto un interessante studio sperimentale condotto dal Dipartimento di Dermatologia della facoltà di medicina dell’Università dell’Alabama sulle capacità della silimarina di prevenire i danni dei raggi solari. Sostanza fiavonoica costituita dalla silibina, silianina e silicristina, la silimarina contenuta nelle foglie del cardo mariano (Silybum marianum; Fam.: Composite), ben conosciuta per la sua azione antiepatotossica, antiossidante ed antinfiammatoria è in grado di prevenire l’immunosoppressione e lo stress ossidativo dovuto ai raggi ultravioletti che giocano un importante ruolo nello sviluppo del cancro della pelle.
I dati che emergono dallo studio suggeriscono, inoltre, che la silimarina potrebbe essere anche associata alla prevenzione della cancerogenesi attivata dalla luce solare e che sarebbero opportuni studi clinici nelle persone ad alto rischio di tumore della pelle e lo sviluppo di prodotti farmaceutici antiossidanti sia ad uso locale che come integratori da prendere per via orale. Anche sul Sedum teiephium, l’erba grassa, il telefio si attendono nuove conferme sulla capacità antiossidante del succo delle foglie e di ridurre l’eritema solare indotto dai raggi solari UVB.
Lo stesso discorso vale per l’estratto dei fiori di pesco (Prunus persica) che avrebbero attività fotoprotettiva. Non solo protegge la pelle quando ci si espone al sole con adeguati prodotti antisolari, ma fornirle anche, successivamente, un ottimale nutrimento e idratazione, e a tale scopo di grande utilità sono gli oleoliti e, tra questi, quello di mandorla dolce (molto indicato per i bambini), di oliva, di mais e di germe di grano. Quest’ultimo ottenuto dalla sua spremitura a freddo dopo averlo deacidificato, contiene vitamina A, E e B, acidi polinsaturi, lecitina, di grande utilità nell’applicazione locale nelle pelli secche, senescenti e arrossate.
Un’altra pianta che può essere utilizzata è la Calendola officinale, ad attività antinfiammatoria, da prendere sotto forma di decotto, infuso e oleolito (buono anche le punture di insetti) come emolliente e lenitiva in particolare per pelli secche. Anche la polpa fresca del cetriolo (Cucumis sativus) è un ottimo emolliente per il viso e per rendere morbida ed elastica la cute. Senza dimenticare né l’elicrisio (attività antieritematosa contro i raggi UVB) né il burro di Karitè alla “pianta dei bruciati”, e cioè l’aloe, e al gel di Aloe vera, sono attribuite proprietà lenitive, cicatrizzanti, schermanti dai raggi solari, antinfiammatorie.
Anche per la protezione dei capelli, esposti in questa stagione al logorio degli agenti atmosferici, del sole e dell’acqua salata, vanno benissimo lozioni, infusi, decotti od oleoliti; con le piante medicinali più indicate in base al tipo di capelli. Importante è il lavaggio che va attuato, preferibilmente, con un sapone all’olio di oliva quindi, dopo aver accuratamente risciacquato con acqua tiepida, si possono applicare infusi e oleoliti. Per i capelli secchi, importante è nutrirli frequentemente con olio di oliva, mandorla, semi di lino e germe di grano. Applicateli sul cuoio capelluto con un delicato massaggio per circa trenta minuti, risciacquate accuratamente dopo aver effettuato il secondo lavaggio con sapone all’olio di oliva.