I tatuaggi possono essere causa scatenante della psoriasi? Sembrerebbe di si. E’ questo l’allarme lanciato dagli scienziati riunitisi a Napoli per la seconda edizione della “scuola della psoriasi” del Dipartimento di Dermatologia dell’Università Federico II. O potrebbe aggravarla in caso fosse pre-esistente.
I tatuaggi possono essere delle vere opere d’arte, ma al contempo rappresentare un problema per la salute in diversi modi. Partendo dall’inchiostro: anche se lo stesso è a norma, le persone potrebbero presentare una ipersensibilità ai componenti in grado di causare eritemi fastidiosi da curare, la parte potrebbe infettarsi e, in caso non sia stata usata strumentazione sterile, non è da escludere il contagio di alcune malattie.
E’ necessario, secondo gli esperti, inserire in questo quadro anche la possibilità di un peggioramento della propria psoriasi dopo essersi sottoposti all’esecuzione di un tatuaggio sulla pelle. Non solo: in molti casi, negli ultimi tempi, tante persone hanno visto comparire le prime placche desquamate sulla pelle in seguito all’operazione di disegno. Talvolta proprio in corrispondenza della stessa. Come spiega Cataldo Patruno, dermatologo dell’Università Federico II di Napoli:
L’introduzione di pigmenti nella cute per creare disegni più o meno elaborati è un atto complesso, che disturba l’equilibrio della pelle e soprattutto può indurre una reazione infiammatoria locale tutt’altro che lieve. Questa reazione può essere il primo passo verso lo sviluppo della psoriasi in persone che non hanno mai avuto sintomi in precedenza: si tratta di soggetti evidentemente predisposti, in cui il tatuaggio può diventare l’elemento scatenante attraverso l’infiammazione cutanea che attiva il sistema immunitario e lo fa “deragliare” verso la malattia.
Secondo le statistiche riguardanti la psoriasi, circa il 10% della popolazione possiede uno o due geni in grado di favorire la comparsa della malattia, ma solo il 2-3% la sviluppa. Ciò significa che devono esistere dei fattori esterni in grado di dare il via al processo. Finora le ricerche hanno individuato alcune infezioni e particolari farmaci in grado di far scattare la manifestazione della patologia. I tatuaggi stanno guadagnando sempre più posizione in tal senso.
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