Tra gli esami necessari per iscriversi al corso per la patente, che devono essere eseguiti nelle Asl di competenza, dal 2010 figura anche l’esame antidroga. Talvolta viene utilizzato, come strumento, l’analisi del capello per verificare la presenza di tracce di sostanze stupefacenti e cocaina.
Legislativamente parlando, il test del capello nello specifico non rappresenta un obbligo come modalità. Dal 1 settembre 2010 però, a discrezione dell’ufficio sanitario regionale, possono essere effettuati test random di questo tipo per verificare l’idoneità alla guida del candidato. La scelta viene lasciata alla Asl, la quale sarà però obbligata ad effettuare, come anticipato, il test antidroga a chi vorrà sostenere l’esame per la patente di guida.
Si tratta di uno dei tanti mezzi con i quali si tenta di abbattere il numero di incidenti derivanti dall’utilizzo di droghe, non concedendo la possibilità di prendere la patente a chi ne fa uso.
Analisi del capello per la patente e cocaina
L’analisi del capello come strumento di controllo tossicologico è stato scelto, rispetto all’esame delle urine e del sangue, per la sua maggiore attendibilità. Non dobbiamo dimenticare che le quantità rilevabili di cocaina nel sangue o nell’urina durano nel primo caso dai due ai cinque giorni, mentre nel secondo dai due ai quattro. Lassi di tempo troppo brevi per essere attendibili.
Il capello, al contrario, funziona come una cartina tornasole di ciò che la persona ha assunto. Senza contare che più lungo sarà il campione, maggiore sarà la possibilità di comprendere quanto effettivamente a lungo il consumo di cocaina (o qualsiasi altra droga) sarà avvenuto.
Analisi del capello: validità
La validità dell’analisi del capello per il conseguimento della patente è legale per ciò che riguarda la cocaina e le altre sostanze stupefacenti. In rete vengono “pubblicizzati” nei forum diversi metodi per cancellare le tracce della droga nel capello. Nella maggior parte dei casi si tratta di rimedi senza efficacia. Non pensate di poter “scampare” in questo modo al test ed ai suoi risultati. I medici della Asl, a loro discrezione, potrebbero richiedervi, in mancanza dei “giusti” requisiti nel capello, un pelo dell’ascella o un pelo pubico per l’analisi.
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