Con le ondate di calore in corso ed in generale con le temperature elevate, vanno tenuti presenti alcuni aspetti particolari che riguardano i farmaci: fattori che non tutti conoscono o che in genere si tendono a sottovalutare. Il primo è ovviamente quello che riguarda la conservazione dei medicinali. Ricordo sempre con un sorriso le supposte che avevo lasciato nella tenda da campeggio qualche anno fa! Ovviamente le ho trovate sciolte e prontamente messe in frigorifero, sono tornate ad essere utilizzabili …..ma la loro funzione era garantita?
Tra le varie cose scritte sul foglietto illustrativo c’è in genere anche la temperatura ideale di conservazione, non a caso. Qualora questo dato non vi fosse, è opportuno conservare tutti i farmaci (sempre nella loro confezione originale) lontano da fonti di calore o dall’esposizione diretta ai raggi solari: no in macchina ad esempio per lunghi viaggi; se proprio non se ne può fare a meno, è opportuno custodire il medicinale a temperature oltre i 30° solo in modo occasionale e per brevi periodi ed in generale è meglio conservare tali prodotti in frigo, a meno che non ci siano indicazioni diverse. I principi attivi inoltre tendono ad interagire con le alte temperature: a volte perdono la loro capacità terapeutica, ma nella maggior parte dei casi ne aumentano gli effetti che possono diventare pericolosi.
E’ ciò che accade ad esempio con i medicinali per curare l’ipertensione e molti per le malattie cardiovascolari: pensate dunque che si rischia un abbassamento della pressione eccessivo! In estate è quindi opportuno tenere sempre sotto controllo la pressione arteriosa e concordare col proprio medico di fiducia un’eventuale aggiustamento della terapia. Pensiamo anche ai diuretici, che in più, favorendo la minzione, dunque l’eliminazione di liquidi possono anche condurre a disidratazione.
Ma la cosa più importante da tenere presente (come abbiamo visto in relazione al caldo e gli anziani) è che molti farmaci possono potenziare gli effetti negativi delle alte temperature sull’organismo, talvolta predisponendo o peggio favorendo il colpo di calore. Questo vale soprattutto per quelle sostanze farmacologiche usate da malati cronici (sia per la pressione alta che per il Parkinson, ecc). Ancora una volta il consiglio è quello di un dialogo continuo con il medico di famiglia: specialmente e in questi casi i farmaci non vanno mai sospesi senza la sua autorizzazione.
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Fonte: Ministero Salute