Farmaci generici: l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha deciso di abbattere i prezzi di questi medicinali: si arriverà anche a riduzioni del 40%. In tutto a partire da oggi 15 Aprile in ottemperanza al Decreto legislativo (78/2010) che prevede l’adeguamento dei prezzi agli altri paesi europei come la Francia, la Gran Bretagna, la Germania e la Spagna. In tutto si parla di 4.189 farmaci, la cui lista completa, è presente sul sito internet dell’Agenzia (si può anche scaricare tramite applicazioni per iPhon) e viene definita “di trasparenza” perché dovrebbe aiutare il cittadino/paziente ad avere la consapevolezza del giusto prezzo del farmaco. Potrebbe essere l’occasione buona per diffondere su tutto il territorio questi medicinali che a parità di effetti hanno un costo minore degli “originali” o meglio di quelli di marca, consentendo così un grande risparmio di denaro pubblico e personale.
Certo è che in presenza di mal di testa, tosse o raffreddore da fieno, l’ultimo nostro pensiero è quello del costo della terapia: ma in alcuni casi le cifre sono veramente alte e non tutti possono permettersele. Un esempio? Mi è capitato di acquistare di recente uno spray nasale per la rinite allergica: euro 27,90 per 140 spruzzi! Se ci fosse un equivalente chi non lo richiederebbe? Ma ricordiamo di cosa stiamo parlando: quando ad una casa farmaceutica scade un brevetto, altre aziende possono utilizzare la scoperta scientifica per commercializzare il medicinale. A questo punto non ci sarà più il nome solito sulla scatola bensì quello del “principio attivo”. Questi prodotti con la stessa composizione e dunque medesimi effetti e sicurezza hanno di base un prezzo più basso del 20% rispetto agli originali, perché le aziende farmaceutiche non hanno costi di ricerca scientifica. Alcune Regioni come l’Abruzzo e il Lazio hanno esentato i farmaci equivalenti dal pagamento del ticket, per favorire pazienti e medici di base verso tale scelta. Nonostante questo, l’Italia rimane fanalino di coda in Europa nel consumo dei medicinali generici, anche se negli ultimi periodi si è assistito ad un lieve aumento. Basterà questo ulteriore sconto sui prezzi? Di fatto la maggior parte degli italiani non è convinta dell’effettiva equivalenza terapeutica di tali prodotti. E voi cosa ne pensate?
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[Fonte: Aifa]