È possibile aiutare il cervello a lavorare meglio attraverso una dieta equilibrata e contenente specifici alimenti? La risposta è positiva, soprattutto se all’interno del regime vengono inseriti specifici alimenti che siano in grado di favorire la memoria e le facoltà cognitive.
Salute del cervello e alimentazione
Il legame tra salute e alimentazione è comprovato da molto tempo: seguire una dieta adeguata consente di poter sostenere il proprio organismo nella maniera giusta, favorendone il funzionamento e tale meccanismo è valido anche per il cervello che se opportunamente sorretto può esprimersi in performance migliori. È importante comprendere che approcciarsi in questo modo all’alimentazione è utile sia nei momenti di maggiore stress psicofisico che nel corso della vita di tutti i giorni: in tal senso è importante anche ribadire l’importanza di seguire un regime alimentare dove la colazione rappresenta il pasto più importante della giornata.
Una buona colazione assicura una dose di energia perfetta per iniziare le proprie attività senza che il cervello o l’organismo soffrano debolezza. Per la salute del cervello è bene anche evitare che intercorrano evitare troppe ore di digiuno tra un pasto e l’altro, inserendo degli spuntini a metà mattina e a metà pomeriggio: è in tal senso sconsigliato il consumo di bevande o cibi che presentino troppo aspartame o zucchero perché in grandi quantità entrambi questi prodotti portano a un calo delle funzioni cognitive.
Aiutare la memoria: ecco gli alimenti
Per favorire la memoria vi sono degli alimenti che non possono mancare nella dieta e sono quelli contenenti ottime dosi di acidi grassi omega 3 e antiossidanti come il salmone, perfetto per essere consumato in quelle situazioni nelle quali è richiesto uno sforzo psicofisico rilevante. Anche la frutta secca fa parte di quell’elenco di cibi che sono in grado di sostenere al meglio le funzioni cognitive della persona: parliamo in particolare di noci e mandorle che grazie al magnesio e potassio sono capaci di fornire energia e allo stesso tempo limitare l’affaticamento e che per la vitamine E posseggono una importante azione contro la demenza senile e l’Alzheimer.
Altrettanto importante è il consumo di pomodori nella dieta che con i precursori della vitamina A sono in grado di contrastare non solo la formazione di radicali liberi ma anche lo stato d’infiammazione generale: essi possono essere conditi con l’olio d’oliva, i cui polifenoli combattono l’invecchiamento cerebrale.
I frutti rossi ricchi di vitamina C e vitamina K rappresentano un ottima fonte di antiossidanti e l’avocado, grazie all’acido folico e ai grassi monoinsaturi rende efficiente le funzioni cognitive. I broccoli? Con la colina aiutano nella prevenzione delle malattie neuro degenerative e a produrre serotonina.