Mentre i ricercatori israeliani del Center for Brain and Behaviour Research dell’Università di Haifa inneggiavano la pennichella come formidabile rimedio per consolidare la memoria a lungo termine quelli della University of Southern Mississipi conducevano uno studio, presentato di recente al meeting delle Associated Professional Sleep Societies di Minneapolis, che dimostrerebbe i risvolti negativi, almeno sui bambini, di questa piacevole abitudine. Un’indagine condotta su 738 genitori di bambini dai 2 ai 12 anni ha svelato infatti che i piccoli che fanno un sonnellino nel pomeriggio hanno più difficoltà ad addormentarsi alla sera riuscendo a prendere sonno in media 39 minuti più tardi di quelli che non hanno questa abitudine. Ma c’è di più: questi stessi bimbi avrebbero anche più difficoltà al risveglio mattutino.
Lo studio, coordinato da John Harsh, professore di psicologia sperimentale, non è l’unico a mettere in guardia dalla consuetudine più amata dai genitori: un altro studio svolto all’Università della Florida e presentato sempre al convegno di Minneapolis dal ricercatore Joe McNamara ha trovato che i bambini che negli asili nido dormono più a lungo dei compagni al risveglio sono in grado di completare meno puzzle di quelli che hanno fatto un riposino più breve. Dunque l’abitudine, tanto faticosamente appresa da molti bambini, di fare un riposino nel pomeriggio non gioverebbe proprio a niente, almeno secondo gli studiosi americani. A trarne beneficio solo i loro genitori che durante la pausa teneramente imposta ai loro piccoli si godono qualche ora di meritato riposo.
Lo studio sarà di conforto invece per quei genitori che ritengono che un bimbo che non riposa durante il giorno si addormenterà più facilmente la sera perchè preda della stanchezza. Fino ad oggi però gli esperti hanno messo in guardia, e probabilmente continueranno a farlo, proprio da questa abitudine. Un bambino troppo stanco infatti può giungere alla sera molto nervoso e irritato e, proprio per questo, addormentarsi con grande difficoltà. Meglio allora un sonnellino pomeridiano che non si protragga troppo a lungo, non oltre le cinque del pomeriggio, per consentire ai piccoli di rilassarsi in modo naturale e arrivare alla fine della giornata sereni. Chi avrà ragione? Se volete, nel dubbio parlatene con il vostro pediatra di fiducia!