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Metà delle single sta bene cosi

Le donne italiane stanno bene da sole. Il 52% delle “single“, infatti, dice di rinunciare volontariamente alla vita di coppia. Ben oltre la metà, però, non vive per conto suo, preferendo stare ancora a casa con i genitori. Le “single” fanno generalmente poco sesso e una su cinque non lo fa affatto. Ma quali sono le conseguenze di questa ridotta attività sessuale?

Diversi studi hanno sottolineato che una scarsa attività sessuale incide negativamente sull’umore e sulla salute in generale generando aggressività, aumentando la recettività a sintomatologie dolorose e indebolendo il sistema immunitario. Il 65% delle donne single intervistate dal sopracitato studio aspetta il principe azzurro ma non è disposta a fare sacrifici per un uomo; proprio per questo una su tre preferirebbe avere un figlio da sola.

Sono convinte della loro scelta, ma c’è solo una cosa che invidiano alle relazioni di coppia: l’amore. E’ un fenomeno in crescita quanto emerge dal sondaggio dell’istituto di ricerca triestino SWG, commissionato dal settimanale “Grazia“, su un campione di 500 donne, di età compresa tra i 25 e i 45 anni. Il fenomeno “single” è in crescita in tutta Europa, dove, in media, una famiglia su tre conta un solo componente.


In Italia, la media è leggermente inferiore ma ci sono zone, come Milano, dove un nucleo su due è composto da una persona. E i sociologi parlano già di “rivoluzione culturale single“. Ma siamo davvero sicuri che la maggior parte delle single stia bene cosi?

In realtà sono sempre più preda di nevrosi: vivono relazioni che spesso non superano la soglia di qualche mese , non sono capaci di gestire nemmeno il più semplice dei rapporti sentimentali. Subentra la solitudine affettiva, spesso mascherata dal super lavoro, senza un attimo di respiro: meglio non pensare! I singoli non cercano rapporti e relazioni durature e, anzi, tendono a scappare da questi. Ecco allora che non appena prendono piede le storie che possono consolidarsi, sono troncate brutalmente. Dopo tutto questo siete davvero convinte di stare bene?