Sembra confermato che fare abuso della tecnologia influisce negativamente su qualità e quantità del sonno. Dopo i recenti studi che hanno mostrato che le radiazioni emesse dai telefonini possono disturbare la qualità del riposo notturno, ad essere messi sotto accusa adesso sono internet e televisione. In particolare dagli studi condotti sull’uso di telefoni cellulari è emerso che le persone che usano il cellulare prima di andare a letto hanno difficoltà a raggiungere gli stadi più profondi del sonno (quelli in cui ci si riposa di più). Quanto invece alla cattiva influenza di internet e tv la scoperta è dei Center for Disease Control and Prevention americani che hanno condotto uno studio su quasi 20000 persone provenienti da quattro stati diversi: New York, Hawaii, Delaware e Rhode island.
Lo studio ha dimostrato che le persone che trascorrono molto tempo davanti al computer o alla tv non solo dormono meno ma anche peggio. Il dato sembra però in correlazione con scorrette abitudini di vita come quella di sorbire un caffè o una bibita alcolica mentre si è intenti a guardare il proprio programma tv preferito o a navigare su internet. I più interessati dal problema sono i giovani occidentali. A tutti i partecipanti allo studio è stato chiesto quanti giorni nel mese precedente avevano dormito poco o male. I risultati hanno rilevato che solo un terzo degli intervistati dichiarava di non aver avuto alcun problema a dormire nel periodo indicato.
Gli esperti che hanno condotto l’indagine sottolineano come l’insonnia sia un problema tanto diffuso quanto sottovalutato, se protratto nel tempo infatti può causare patologie quali diabete, ipertensione, obesità, ictus. Inoltre, una cattiva qualità del riposo notturno può indurre a sentirsi perennemente affaticati e la sonnolenza diurna che ne consegue può rappresentare un pericolo per se stessi e per gli altri. Calo di attenzione e difficoltà di concentrazione sono solo alcune delle conseguenze dell’insonnia che possono causare incidenti automobilistici o sul lavoro. Infine, in Italia sarebbero ben tredici milioni le persone che soffrono di insonnia, soprattutto donne e anziani con un preoccupante aumento della diffusione del fenomeno tra i giovani.