Avete presente il cartello esposto all’ingresso di molti ristoranti in cui accanto all’immagine di un cagnolino c’è scritto “io non posso entrare”? Bene negli Stati Uniti fra non molto insieme a quella del nostro amico a quattro zampe sul cartello ci potrebbe essere l’immagine di una persona obesa. E’ stata infatti presentata un proposta di legge secondo la quale dovrebbe essere vietato l’ingresso nei ristoranti alle persone eccessivamente in sovrappeso, pena una dolorosa ammenda per i ristoratori. L’iniziativa è del deputato repubblicano del Missisipi W.T.Mayhall, cui si sono uniti un altro repubblicano e un democratico, Bobby Shows e John Read.
La proposta di legge, della quale, fortunatamente, lo stesso Mayhall ha ammesso la natura provocatoria, nasce dal riconoscimento della vastissima diffusione dell’obesità in America. Il Mississippi, in particolare vanta un poco lodevole primato in quanto un terzo dei suoi abitanti è in sovrappeso e questo dato sembra in crescente aumento. E’ noto da tempo infatti che gli Americani sono, per così dire, un popolo obeso, a causa del consumo elevato di cibi ipercalorici, distribuiti principalmente dalle catene di fast food onnipresenti negli Stati Uniti, bevande zuccherate e dello stile di vita sedentario. In particolare, sarebbe la scarsa disponibilità degli americani a spendere denaro per l’acquisto di cibi sani a favorire la diffusione e il consumo di cibi a basso costo e di scarsa qualità.
Oltre alla possibilità di revocare la licenza a ristoranti che servono da mangiare a persone obese, la legge prevederebbe anche la distribuzione di materiale informativo nei ristoranti per spiegare come perdere peso e indicazioni precise su come stabilire l’eventuale presenza e il proprio grado di obesità. Ma come già accennato Mayhall ha solo voluto fare una provocazione e non spera certamente che la sua proposta venga approvata “La mia speranza – ha dichiarato – è che questo serva ad attirare l’attenzione sul problema dell’obesità, e su ciò che costa al sistema Medicare”, ossia al piano di assistenza sanitaria federale. Vale la pena comunque di notare che anche l’obesità oltreoceano è diventata un business: è sempre più larga la diffusione di negozi di abbigliamento che offrono una vasta scelta di abiti di taglie oversize e di quelli che si sono dotati di veri e propri dispositivi (come le macchinette elettriche) per rendere più agevole lo shopping alle persone in sovrappeso.