I tumori sono una delle principali cause di morte e possono interessare, purtroppo, una grande quantità di organi. Queste neoplasie si basano sull’aumento del numero delle cellule “malate” e sono caratterizzate da numerose evoluzioni e diverse sintomatologie che spesso rendono difficile la diagnosi e problematico risalire alle cause. Ormai da anni i vari team di esperti sono impegnati nella ricerca di terapie adatte per la cura del tumore e, a questo scopo, vengono condotti vari studi per aiutare ad avere una maggiore conoscenza.
L’ultimo studio sull’argomento, condotto in Italia, a Milano, coordinato da Dario Consonni, professore dell’IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, ha scoperto che alcune professioni causerebbero l’aumento dell’insorgenza di alcuni forme tumorali al polmone. Un risultato curioso, ma altamente attendibile tanto che è stato pubblicato anche sulla rivista American Journal of Epidemiology.
La ricerca milanese è stata condotta su un campione di 2100 persone affette da carcinoma polmonare e 2120 soggetti sani ed è stato poi analizzata anche la professione dei partecipanti per individuare il collegamento tra il tumore polmonare e il tipo di lavoro svolto. I dati hanno mostrato che nel 12% dei casi i soggetti di sesso maschile affetti dalla neoplasia svolgevano professioni ritenute a rischio, come metalmeccanici, minatori o lavoratori del settore edile, per la costante esposizione a sostanze chimiche, ritenute poi in conclusione come la seconda causa principale di tumore ai polmoni dopo il tabacco. Sulle donne, invece, non vi è stata la stessa significatività dei dati perchè solo tre delle donne con diagnosi di tumore e due di quelle in buona salute svolgevano lavori rischiosi e quindi non si tratta di risultati da poter essere presi in considerazione.
Le patologie tumorali che interessano i polmoni annoverano ogni anno circa 1.4 milioni di nuovi casi. Tra questi, il 18% circa sarebbe causato dall’esposizione a sostanze tossiche come alcuni elementi presenti in alcuni processi di lavorazione industriale ed in alcuni ambienti. Arsenico, amianto,cromo, vapori e fumi di gas e carburanti, nickel e tanti altri predisporrebbero gli individui allo sviluppo di queste terribili patologie.
Chi svolge alcune professioni, quindi, dovrò essere maggiormente attento a verificare ad intervalli regolari le proprie condizioni di salute.
[Fonte: PagineMediche.it ]