Ha aperto oggi i battenti a Sorrento il primo Congresso Nazionale delle Scienze dermatologiche organizzato dall’Università Federico II° di Napoli ed in particolare dalla Clinica Dermatologica diretta dal Prof. Fabio Ayala, che dunque è anche il Presidente dello stesso congresso. La pelle è un organo prezioso che come sappiamo si può ammalare. Parliamo di tumore della pelle come di psoriasi o acne, ma anche di dermatite allergica e, perché no, delle rughe. E’ chiaro che ad affrontare tutte queste patologie ben diverse tra loro, il dermatologo necessita di aggiornamenti e confronti continui, anche con specialisti di altre branche mediche: esiste infatti la dermatologia pediatrica, quella geriatria, oncologica, estetica e così via.
“Per tutti questi motivi oggi non possiamo più parlare semplicemente di dermatologia, ma di Scienze Dermatologiche: da qui l’incontro che inizia oggi e terminerà il 2 Aprile. A confronto ben 160 relatori con a disposizione 4 sale contemporaneamente” ci spiega lo stesso Ayala. “Ci confronteremo sui risultati clinici, sulle nuove terapie e quelle in sperimentazione o sui nuovi passi della ricerca scientifica e tecnologica”.
Verranno soprattutto trattati alcuni aspetti particolari, come quello psicologico legato alle malattie della pelle. Il prof. Ayala, non a caso, di recente ha presentato i risultati del “Progetto Daniele” uno studio su scala nazionale che riguarda le persone affette da psoriasi ed i limiti in ambito professionale e sociale che questa patologia comporta.
“Lo stesso vale per le micosi o la vitiligine. Ormai il dermatologo deve essere anche un po’ psicologo. Un paziente, se pure ha una remissione dei sintomi, non possiamo considerarlo guarito se non ha superato anche l’aspetto emotivo che la malattia comporta”.
Questo perché la pelle rappresenta il nostro primo biglietto da visita, troppo spesso. Un altro passo importante ed innovativo sarà quello dedicato alla medicina di genere. Vi abbiamo già parlato della campagna “Gender attender” al riguardo che si occupa di come i farmaci attuali usati proprio per la psoriasi, abbiano un diverso effetto a seconda dell’utilizzo nel genere maschile o femminile.
“Un altro esempio tipico è quello dell’acne-prosegue il dermatologo- nei casi gravi, negli uomini, possiamo usare i retinoidi per via sistemica (compresse di acido retinico: vitamina A sintetica ndr). Nelle donne no, perché in età fertile questo medicinale è altamente teratogeno: va evitato”.
E la tecnologia? Numerose sono le possibilità da questo punto di vista, basti pensare alla diagnosi del melanoma, che oggi si può fare con strumenti ad alta precisione come il microscopio confocale (o dermatoscopio) che possono evitare biopsie inutili. Ma tali applicazioni sono utili anche in cosmetologia. Insomma, la medicina presta una grande attenzione alla salute e alla bellezza della nostra pelle, ma visto che iniziano le belle giornate ed il desiderio di abbronzatura…..ricordate le regole per la corretta esposizione al sole!
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