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Autismo, possibili terapie personalizzate

Una terapia personalizzata per quei casi di autismo, uno su tre, per i quali si riesce ad arrivare alla causa scatenante. A insistere su questa via sono gli scienziati del Campus Biomedico di Roma, autori di una ricerca internazionale sul tema in collaborazione con equipe provenienti da tutta Europa.

Riuscire ad avere una maggiore capacità di diagnosticare l’autismo, comprendendone le cause, è basilare per poter stabilire una terapia personalizzata in grado di curare al meglio il bambino o l’adulto affetto da disturbi dello spettro autistico. Conoscere i fattori ambientali legati al concepimento del bambino, l’età dei genitori ed una tecnologia all’avanguardia utilizzabile rispetto a ciò che era disponibile qualche anno fa ha reso molto più facile il lavoro dei ricercatori che ora posseggono maggiori mezzi rispetto al passato.

Statisticamente, come accennato in precedenza, in un caso su tre possiamo stabilire effettivamente ciò che scatena l’autismo, andando a ricercare nello specifico anche mutazioni della catena del DNA all’interno dei laboratori. Gli scienziati sono giunti alle loro conclusioni dopo aver eseguito uno studio su un ampio gruppo di persone:

Utilizzando una tecnica innovativa, conosciuta come Array-CGH, ossia Comparative Genomic Hybridization, abbiamo studiato 200 famiglie, individuando nel 30 per cento dei casi la causa certa o altamente probabile del disturbo. Questo consentirà, in tempi forse più rapidi del previsto, di mettere a punto cure personalizzate. Grazie all’Array-CGH possiamo individuare in laboratorio cancellazioni e duplicazioni del DNA, spesso alla base dei disturbi, con una precisione cinquecento volte superiore a quella della tradizionale mappa cromosomica.

Fattore questo che si rivela basilare visto che si parla di una malattia che in molti casi non solo viene diagnosticata molto tardi ma che contestualmente non può essere ancora correlata ad una sola causa specifica. La spiegazione genetica è ovviamente quella più accreditata, ma non di rado la letteratura medica si è dovuta arrendere a casi strettamente legati al contesto ambientale. E’ palese che in tal senso la ricerca deve ancora fare tanta strada.

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