Esistono delle situazioni particolari in cui si manifestano cattivi odori intimi nelle donne (molto intensi, diversi da quelli comuni, lievi e non rilevanti). Si tratta di fenomeni imbarazzanti, che mettono a disagio, nella vita di coppia, ma anche in quella sociale e professionale. Il tutto può provocare uno stress psico-emotivo intenso, che tende a far chiudere la donna in se stessa, ad isolarsi e ad aumentare così lo stato di malessere generale già avviato. In realtà il cattivo odore vaginale rappresenta il sintomo di un cambiamento nell’organismo delle donne, è un’avvisaglia che va analizzata.
Quali sono le cause del cattivo odore vaginale?
Tra le cause di questo spiacevole sintomo troviamo prima di tutto i cambiamenti ormonali: si può manifestare in prossimità del ciclo mestruale o in caso di un’alterazione degli equilibri come può accadere quando si avvicina la menopausa. Non a caso, anche alcune pillole anticoncezionali possono provocare questo disturbo. Anche un uso prolungato di antibiotici può alterare la normale flora batterica vaginale. In realtà il cattivo odore intimo può dipendere anche da un qualcosa di più preoccupante, da curare. Parliamo di infezioni (batteriche, da clamidia, gonorrea, Trichomonas, da Candida o di PID, malattia infiammatoria pelvica) o ulcere da infezione (come nel caso di Herpes genitale, sifilide, linfogranuloma venereo o nel peggiore dei casi tumore). E’ chiaro dunque che un’alterazione dell’odore intimo se prosegue nel tempo, va segnalata al medico ginecologo per gli opportuni accertamenti diagnostici.
Igiene intima e cattivi odori vaginali
Ovviamente tutto deve essere valutato in presenza di un’adeguata e presente igiene intima. Attenzione però a quelli che sono i prodotti utilizzati per raggiungere questo scopo: sostanze inadatte possono peggiorare la situazione, alterare il ph fisiologico locale. Basta una minima quantità di detergene delicato, da risciacquare con molta acqua. Lo stesso, per assurdo, vale anche in caso di un’igiene intima eccessiva: lavaggi continui o l’utilizzo di docce e lavande vaginali, riducono la flora batterica naturale interna della vagina favorendo l’attecchimento di agenti esterni patogeni e quindi l’aumento del cattivo odore. Anche i cosmetici che si applicano nel tentativo di coprire l’odore possono provocare irritazione (se non in caso di profumi anche allergia).
Farmaci e rimedi contro i cattivi odori intimi
In presenza di vaginosi batterica o altre patologie, il ginecologo potrà consigliare terapie a base di farmaci (a seconda dei casi), parliamo di antibiotici o antimicotici ad esempio da applicare localmente o assumere per bocca. In alcuni casi può essere utile anche una terapia combinata. Anche per i rimedi naturali va individuata a priori la causa scatenante il sintomo. In tutti i casi, un’ alimentazione sana volta a manterere l’equilibrio della flora batterica intima è alla base: in molti consigliano il consumo di yogurt ad esempio, ma anche di fibre, che possano mantenere anche l’intestino libero e quindi favorire una migliore igiene ano-vaginale. Vanno evitati indumenti intimi sintetici e colorati o abiti stretti e per il lavaggio intimo (esterno) può essere d’ausilio data la delicatezza il sapone di marsiglia. Lavarsi esternamenti o fare pipì dopo un rapporto sessuale aiuta a tenere lontani eventuali batteri.