Torniamo a parlare di menopausa precoce (o insufficienza ovarica prematura) e dei suoi fastidiosi sintomi: vampate di calore, sudorazione notturna, sbalzi d’umore … Si tratta della stessa sintomatologia che riguarda la menopausa normale, quella che avviene a partire solitamente dai 50 anni in poi. La terapia ormonale sostitutiva è molto importante per tenere sotto controllo tutti questi disturbi, ma anche per proteggere l’organismo più a lungo possibile dall’osteoporosi e dalle malattie cardiache.
Nel caso però non si effettui tale terapia, o anche quale medicina complementare è possibile utilizzare rimedi naturali specifici: vitamine, erbe, integratori, cibi particolari. Quali? La soia è un elemento importantissimo ad esempio, ricca di fitoestrogeni, specie isoflavoni, proteine prive di colesterolo, ma con grandi quantità di omega 3, calcio, acido folico ed altre vitamine: un’adeguata quantità di soia nella dieta quotidiana aiuta già da sola a combattere i sintomi della menopausa oltre che a ridurre il colesterolo che in caso di insufficienza ovarica precoce insorge. Bastano solo 25 grammi al giorno per avere benefici!
Anche i semi di lino hanno le stesse proprietà benefiche. Ottimi risultati per controllare le vampate e la secchezza vaginale causate dalla menopausa precoce si possono avere anche con l’assunzione di Vitamina E. Particolare importanza assumono le vitamine del gruppo B: combattono sia i disturbi immediati che quelli a lungo termine della menopausa, ma soprattutto aiutano a controllare lo stress legato all’impatto emotivo dell’infertilità precoce (ansia, depressione, sbalzi umorali, irritabilità e insonnia). Tra l’altro, la terapia ormonale sostitutiva può provocare carenza di vitamina B2, B12, B6 e la biotina, quindi un’integrazione può essere necessaria, anche per restituire vitalità.
Tra gli altri rimedi naturali anche il calcio, il potassio, il magnesio, la valeriana, ecc., tutti diversi a seconda dei sintomi che si vogliono controllare. Ma attenzione: è assolutamente vietato il “fai da te”. Queste sostanze se assunte in dosi errate possono avere gravi effetti collaterali. Ad esempio, gli isoflavoni della soia possono influenzare la tiroide, quindi se si ha una malattia tiroidea è meglio evitare o comunque verificare con il proprio medico. La Vitamina E invece è controindicata (o ne vanno ben valutati i dosaggi) se si soffre di una malattia reumatica cardiaca, pressione alta o diabete.
Per approfondire:
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