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Tumore al seno e non solo: le sigarette maggiori imputate

 Il fumo uccide: da tempo è scritto sui pacchetti di sigarette, ma pare senza grandi esiti visto che il numero dei fumatori e soprattutto delle donne fumatrici (sempre più giovani) continua ad aumentare. Dal congresso dell’Asco (società americana di oncologia), il più importante appuntamento scientifico per gli addetti ai lavori ed in corso a Chicago, non poteva dunque mancare un vasto capitolo al riguardo. Ecco cosa documenta uno studio presentato dall’Università di Pittsbourgh  circa lo sviluppo dei tumori nelle donne collegati al tabagismo:

Le donne che hanno una familiarità con il tumore al seno (ovvero qualche parente diretta che ne è stata colpita) se fumano, hanno un rischio maggiore di sviluppare questa forma di neoplasia. Pericolo che cresce con il numero di anni in cui ci si abbandona al vizio delle “bionde” e che arriva fino al 60%! Un’evidenza ancora più preoccupante di tutti gli altri studi scientifici condotti finora. Per giungere a questa conclusione i ricercatori, hanno analizzato i dati di 13.388 donne sane, con precedenti di carcinoma mammario in famiglia. Ha spiegato la dottoressa Stephanie Land, che ha firmato lo studio:

“si è osservato che per le donne che sono già a rischio di tumore al seno per vari fattori, il fumo di sigaretta si rileva pericolosissimo. In generale abbiamo una ulteriore conferma del fatto che smettere di fumare rappresenta uno degli strumenti più efficaci che abbiamo per ridurre il rischio di sviluppare vari tipi di tumore: i dati raccolti dimostrano inoltre che fumare per lunghi periodi determina nelle donne anche un rischio maggiore di sviluppare il cancro del colon, quattro volte più alto rispetto alle non fumatrici”.

Ma i pericoli non finiscono qui. Nello studio si conferma che la possibilità di sviluppare un cancro al polmone è del 30% più alto rispetto alle non fumatrici. Insomma, smettere di fumare sembra essere l’unica soluzione possibile. Esistono tanti metodi, dalla tanto contestata sigaretta elettronica, all’agopuntura fino a terapie di gruppo. Basta scegliere quello giusto, dopo essersi posti un paio di domande: cosa ci guadagno a fumare? E cosa invece se smetto? A voi le risposte che preferite.

[Fonte: Secolo XIX]