L’allarme era stato lanciato lo scorso gennaio. Ora a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Londa 2012, il problema rischia di porsi davvero. Davvero lo smog può mettere a repentaglio le prestazioni degli atleti che parteciperanno alle competizioni sportive? Il grande flusso di persone che raggiungeranno la città inglese darà davvero il via ad epidemie di influenza e patologie correlate?
A lanciare l’allarme sullo smog e sulla sua azione deleteria nei confronti degli sportivi, fu il docente di Salute Ambientale del King’s College, il dott. Frank Kelly, secondo il quale il pulviscolo presente nell’aria, nella cappa di inquinamento che ricopre Londra come un secondo manto, potrebbe mettere a dura prova i polmoni di chi si recherà nella capitale britannica. Con effetti collaterali specialmente per coloro che indugeranno, per competizione, in attività fisica intensa.
Un problema che potrebbe presentarsi in particolare per tutti quegli atleti costretti ad una respirazione “maggiore” dovuta alla propria disciplina, come i maratoneti ed i ciclisti, ad esempio. Per capire quali potranno essere le conseguenze di questo forte inquinamento per gli atleti basta pensare alle conseguenze che normalmente lo smog e l’inquinamento hanno sui nostri polmoni: sviluppo di allergie, attacchi d’asma, bronchiti. E se per una persona “sedentaria” tutto ciò è estremamente deleterio, ancor di più risulta esserlo per un atleta il quale, per far funzionare la propria muscolatura non solo necessita di energia sufficiente ma anche di un ottimo e maggiorato apporto di ossigeno.
Molti studiosi inoltre, da circa un anno, stanno valutando l’impatto che l’enorme numero di persone che si riverserà a Londra potrà avere sulla salute generale. Tutte le equipe che hanno pubblicato articoli in merito sulla rivista di settore The Lancet sono concordi nel sostenere che la possibilità dello scatenarsi di epidemie influenzali e di malattie infettive di diverso genere sia un pericolo che debba essere tenuto sotto stretta osservazione, tentando al contempo di prevenire l’insorgenza di qualsiasi problema attraverso un forte rispetto delle normali norme igieniche.
Fonte| The Lancet
Photo Credit | Thinkstock