Età, ipertensione, colesterolo alto, peso e stress sono i fattori di rischio finora conosciuti come responsabili della maggior parte degli attacchi di cuore. Ma non sono soltanto questi i veri “assassini”. Per scoprire quali sono gli altri fattori scatenanti che portano alla maggior causa di morte nel mondo Occidentale, il Centro studi Anmco, insieme al Segretariato sociale della Rai e alla Pubblicità Progresso hanno indetto una campagna “per il tuo cuore“.
Diverse iniziative si sussegueranno da oggi sui canali Rai fino al 15 febbraio, e sarà possibile finanziare la ricerca scientifica donando solo 2 euro con un sms al numero 48545 dai telefoni Tim, Vodafone, Wind e Telecom Italia. La nuova finalità che si sono prefissi gli ideatori di questa campagna è l’istituire una sorta di banca dati che riguarda i casi considerati “estremi” quelli cioè che riguardano quelle complicanze insolite, o anche quei fattori diversi dai più comuni che portano un malato di cuore a guarire improvvisamente. Un mistero che potrebbe aiutare centinaia di migliaia di persone.
L’intento, spiega all’Ansa il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio, è in linea con l’esigenza di “trasferire nella prevenzione le strategie avanzate sviluppate grazie alla ricerca”. Questa potrebbe andare ad arricchire la banca dati già esistente dei casi cosiddetti “classici”, che sono già 100 mila solo in Italia, istituita dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco). Uno dei fautori di questa banca dati è Attilio Masieri, presidente della fondazione “per il tuo cuore”, il quale ammette che lo studio è già a buon punto:
Oggi sappiamo che uno stile di vita corretto riesce ad evitare i danni nel 50% dei casi. Ma come possiamo spiegare l’altro 50%?. Per saperlo non ci resta che studiare i casi estremi, quelli che più si discostano dalla media e andare a scoprire i loro nemici, o i loro angeli custodi. Si tratta, insomma, di studiare le malattie cardiovascolari da un punto di vista diverso e più personalizzato.
L’iniziativa a dir la verità era già cominciata in silenzio 25 anni fa, ma con questa novità si spera di dare un’accelerata alla ricerca, e alla salvezza di milioni di vite. Con solo 2 euro.
Fonte: [Ansa]