Morire di felicità? E’ la sindrome di Takotsubo. Una forte emozione positiva può essere deleteria per la salute tanto quanto una negativa. Non solo il dolore è in grado di spezzare il cuore: può farlo anche un’intensa gioia.
Gli scienziati dell’ospedale universitario di Zurigo non hanno dubbi: la sindrome del cuore felice esiste e porta allo sviluppo di una cardiomiopatia molto pericolosa. Quella di Takotsubo è una condizione killer che si manifesta principalmente nelle donne di mezza età. Come spiega lo studio condotto dagli esperti svizzeri pubblicato sulla rivista di settore European Heart Journal, a causa di un “picco” di felicità il ventricolo cardiaco sinistro si deforma all’improvviso, prendendo la forma di un “cestello per la pesca dei polipi” che in lingua giapponese viene per l’appunto tradotto con il termine Takotsubo.
La sindrome di Takotsubo è considerata una malattia rara è stata descritta per la prima volta nella letteratura medica nel 1990. Il coordinatore di quest’ultima ricerca che vi stiamo presentando, il prof. Christian Templin, ha istituito nel 2011 il primo registro internazionale dei casi di questa malattia. Ed è stato proprio grazie a questa raccolta dati che il gruppo di ricercatori ha potuto condurre uno studio più approfondito sulla patologia.
Le conclusioni del cardiologo elevetico e della sua collega Jelena Ghadri sono giunte dopo aver analizzato i casi di 1750 potenziali pazienti già inseriti nel database e provenienti da ogni parte del mondo. E’ emerso che 485 persone avevano subito un attacco di cuore per via di un emozione e che in 20 di loro, circa il 4%, era stata un’emozione positiva a scatenarlo. Casi di sindrome di Takotsubo che in quanto a vittimologia si allineano al trend cardiologico comune: i problemi cardiovascolari sono maggiormente sofferti dalle donne in post menopausa. Commenta la dott.ssa Ghadri:
Abbiamo dimostrato che i fattori scatenanti della Tts possono essere più vari di quanto si pensasse. Il paziente-tipo con sindrome di Takotsubo non è solo una persona con il “cuore spezzato”: la malattia può insorgere anche dopo un’emozione positiva. I medici dovrebbero essere consapevoli di questo. E davanti a un paziente che arriva in pronto soccorso con segni di un attacco di cuore (dolore toracico, affanno), dovrebbero valutare una possibile Tts anche se la persona ha vissuto un lieto evento o una sensazione gioiosa.
E’ senza dubbio necessario scoprire maggiori dettagli sull’evoluzione di questa malattia.
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