Valori di omocisteina alta nel sangue sono molto pericolosi per la salute e sono presenti in circa il 7-12% della popolazione generale. Ma cos’è l’omocisteina? Si tratta di un particolare aminoacido che si forma naturalmente, è prodotto cioè dall’organismo in seguito al consumo di carne e dunque di proteine. I valori si rilevano con un semplice esame del sangue, da inserire in un qualunque check-up. Vediamo di capire meglio nel dettaglio i rischi, i sintomi e tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Omocisteina alta: i rischi
A valori di omocisteina alta (iperomocisteinemia) sono associati maggiori rischi di incappare in seri problemi cardiovascolari. Stiamo parlando di aterosclerosi (ovvero quando le arterie si induriscono e restringono, diminuendo l’afflusso di sangue), ma anche di infarto, ictus, coaguli di sangue. Di recente si è anche individuata una maggiore incidenza di malattie neurologiche come l’Alzheimer: tutte problematiche riconducibili ad uno scarso afflusso di sangue al cervello e al cuore.
Omocisteina alta: valori di riferimento
I livelli di omocisteina sono misurati attraverso un campione ematico (cioè con analisi del sangue). Livelli normali si attestano tra i 5 ed i 15 micromoli per litro (i micromoli sono l’unità di misura delle molecole più piccole). Oltre si parla di omocisteina alta che ha però diverse sfumature di gravità:
- 15-30 micromoli per litro: lieve/ moderata
- 30-100 micromoli per litro: media
- Maggiore di 100 micromoli per litro: grave
Omocisteina alta: le cause
L’omocisteina è chimicamente e fisiologicamente trasformata, elaborata grazie all’acido folico, alla vitamina B12 e alla vitamina B6. Carenze di questi elementi nutrizionali possono ostacolare la naturale scissione dell’omocisteina favorendone un accumulo nel sangue (e dunque i valori alti). Lo stesso se mancano specifici enzimi. La causa in questi casi (5-7%) è dunque alimentare/nutrizionale.
Nel 1969 il Dr. Kilmer S. McCully identificò una malattia genetica in alcuni bambini, che definì omocistinuria: tale patologia è caratterizzata da omocisteina alta nel sangue a livelli estremi ed aterosclerosi avanzata nonostante la giovanissima età. In tal senso si parla di cause genetiche e sono anche molto gravi (per fortuna è una malattia rara): nell’omocistinuria si assiste alla mancanza o carenza di un mediatore enzimatico. Dunque l’enzima non manca per cause nutrizionali, ma genetiche. Esistono poi altre cause genetiche che hanno effetti più lievi, perché minori le anormalità o meno importanti per l’efficace ripartizione dell’omocisteina.
L’iperomocisteinemia, è particolarmente presente anche in persone affette da alcolismo (che scarsamente assimilano le vitamine) o in coloro che soffrono di una malattia renale cronica. Anche il fumo di sigaretta sembra contribuire all’aumento dei livelli di omocisteina.
Omocisteina alta: i sintomi
L’omocisteina alta è essenzialmente asintomatica. Laddove il sintomo si manifesti può essere quello dell’aterosclerosi già diffusa, o peggio, il segnale estremo di danno grave già avvenuto: un infarto o un ictus. E’ per questo che è opportuno imparare a conoscere bene questo valore del sangue, troppo poco noto rispetto ai rischi collegati: è solo dagli anni 90 che si è cominciato a prestare attenzione all’omocisteina alta quale fattore di rischio cardiovascolare.
La dieta può abbassare i livelli di omocisteina alta?
Un consumo adeguato di acido folico e vitamine B6 e B12 può contribuire (laddove la carenza di questi ne sia la causa) ad abbassare i livelli di omocisteina nel sangue. Una dieta ricca di frutta e verdura fresche è anche in questo caso quella raccomandata, a cui si deve abbinare uno scarso consumo di cibi pieni di grassi saturi e colesterolo. Quali alimenti in particolare? Per l’acido folico: asparagi, insalata, cereali integrali, agrumi, broccoli, spinaci, lievito, banane, fagioli, legumi, pane, melone. La Vitamina B6 si trova invece essenzialmente nelle carni e nel latte, ma anche nelle banane, nella frutta secca e nei cereali integrali. La Vitamina B12 nella carne e nel latte, nel pesce e nelle uova. Di solito, per abbassare i livelli di omocisteina alta può essere utile una supplementazione, attraverso l’uso di integratori. Da individuare con il proprio medico curante. L’uso di integratori sembra essere efficace anche in casi di iperomocisteinemia genetica lieve.
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