Si parla tanto delle condizioni della sanità italiana e ci si spaventa già di fronte le notizie e le immagini riportate dall televisione ed i giornali, ma ci sarebbe da avere ancora più paura se si aprisse davvero una porta di qualche struttura ospedaliera in Italia e si toccasse con mano la realtà.
Questo è quello che ha fatto Carmelo Abate, giornalista di Panorma, che nelle settimane scorse ha condotto un’inchiesta in giro per gli Ospedali dello stivale per svelare le reali condizioni. Così, con uno stratagemma per non rivelare la propria identità, è riuscito ad entrare, non senza qualche difficoltà, negli ospedali di Catanzaro, Napoli, Isernia e Venafro.
Abate, fingendosi un medico alle prime esperienze, si è introfulato letteralmente nei reparti e nelle corsie delle strutture ospedalieree ha scoperto tante violazioni alle norme igieniche più basilari e non solo. L’indagine ha infatti rivelato una situazione poco confortante in tutti e quattro gli ospedali.
In generale non vengono rispettate le comuni norme di pulizia e così nei reparti è possibile trovare sporcizia, gente che viene dall’esterno, ma anche piccole incompetenze da parte del personale medico che effettua visite senza guanti e non utilizza le regolari protezioni come le mascherine ed il camice.
All’ Ospedale Pugliese di Catanzaro, ad esempio, non viene rispettata la norma che obbliga ad effettuare tragitti diversi per i rifiuti e la biancheria sporca e così, tutto passa per lo stesso percorso dei pazienti che sono maggiormente esposti al rischio di contaminazioni e di infezioni. Qui, il giornalista, ha anche incontrato una zingara che elemosinava indisturbata tra le corsie e i malati.
Non è migliore nemmeno la situazione all’ Ospedale Pellegrini di Napoli, ma qui, purtroppo, essendo di dimensioni piuttosto ridotte, Abate non riesce ad entrare e girare con calma, per cui, effettua solo una breve visita dove constata le scarse condizioni igieniche, ma almeno, in questo caso, vi è stato maggiore controllo all’accesso.
All’ Ospedale di Isernia, invece, il personale medico fuma ed effettua visite senza guanti, incuranti dei rischi che questo comportamento può apportare sia agli altri che a se stessi.
La visita a Venafro, invece, rivela le preoccupazioni dello staff medico difronte le condizioni igienico-sanitarie della struttura. Addirittura un ortopedico fa notare al giornalista le sue lamentele perchè teme che lo stato dell’ospedale possa favorire la nascita di focolai di infezione. Facendo un giro tra i reparti le parole del medico vengono confermate da alcuni dottori che spizicano dell’uva e senza lavarsi le mani effettuano le varie medicazioni.
Una raccolta di testimonanzie che porta allo scoperto una situazione purtroppo già nota, ma che resta sempre agghiacciante. Il mestiere di medico è quasi come una missione e, tra l’altro, coloro che effettuano scrupolosamente la propria professione vengono screditate da esperienze come queste.
L’inchiesta dovrebbe essere pubblicato nel prossimo numero di Panorama.
[Fonte: 100Igiene.it ]