Alcuni casi di influenza suina in America stanno sollevando interrogativi circa il ruolo dell’obesità perché molte delle persone con questa condizione si sono ammalate gravemente. Un’elevata percentuale di coloro che sono state contagiate dall’influenza erano classificate come “estremamente obese” o semplicemente “obese“. Secondo i funzionari del Ministero della Salute, potrebbe essere dovuto al fatto che le persone pesanti tendono ad avere l’asma e diverse altre condizioni che li rendono più sensibili ai contagi.
L’obesità da sola non è mai stato considerata come un fattore di rischio per l’influenza stagionale. Ma in una recente relazione, alcuni ricercatori hanno descritto dettagliatamente i casi di 10 pazienti che sono stati contagiati dall’influenza suina in Michigan tra fine maggio e inizio giugno. Tre di essi sono morti. Ma il vero dato interessante era che 9 su 10 erano obesi o estremamente obesi. Solo tre di loro hanno avuto altri problemi di salute. Due dei tre morti non avevano altre malattie.
Questo dato va nella direzione della comprensione dei fattori di rischio, per capire se l’obesità è da considerare uno di essi in un caso di contagio da A H1N1. E’ possibile che i pazienti avevano diagnosticati anche problemi cardiaci o altre condizioni non identificate. Tuttavia la constatazione è stata sorprendente, secondo l’ammissione degli stessi investigatori.
Un altro dato notevole è che cinque dei pazienti hanno sviluppato coaguli di sangue nei polmoni, e sei avevano insufficienza renale. Tali complicanze sono state osservate in alcuni pazienti prima del contagio dell’influenza suina, ma di solito non in una così elevata proporzione. Il dottor Tim Uyeki, un esperto di influenza presso i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha affermato:
I medici devono essere consapevoli che si possono verificare gravi complicanze nei pazienti con il contagio del virus H1N1, in particolare nei pazienti estremamente obesi.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Morbidity and Mortality Weekly Report.
[Fonte: Health24]