Il melone, succoso frutto estivo in queste ore sta diventando un incubo per numerosi americani, preoccupati che possa essere fonte di alcuni focolai di salmonellosi. L’allarme arriva dalla FDA (Food and Drug Administration) statunitense che ha appena avviato un’inchiesta al riguardo in collaborazione con i CDC i Centers for Disease Control and Prevention oltre che i funzionari sanitari locali. In particolare la FDA ha richiamato dal mercato una particolare produzione di melone cantalupo prodotto (si sospetta) dalla Farms Chamberlain, di Owensville, Indiana, a causa di una possibile contaminazione con Salmonella typhimurium: l’epidemia ha finora contato 178 pazienti in 21 Stati, con 62 ricoveri e due decessi (nel Kentucky).
Cosa si sta facendo per bloccare epidemia salmonella
E’ stata avviata anche un’inchiesta di conferma e comprensione che si promette essere rapidissima, per evitare che l’epidemia di salmonella si diffonda ulteriormente. Nel frattempo è stata avviata anche una campagna informativa che illustra al meglio i sintomi della salmonellosi e promette alla popolazione costanti aggiornamenti sullo stato del controllo dell’epidemia. Attualmente si stanno ancora verificando i luoghi in cui è stato spedito il melone delle Fattorie Chamberlain e la FDA allerta i consumatori: se si è acquistato un melone cantalupo occorre chiederne al rivenditore di controllare la provenienza. Nell’eventualità peggiore, il melone va buttato e non consumato: il lavaggio o il taglio della buccia non risolve l’infezione.
I sintomi della salmonellosi
Anche se il caso di salmonellosi in questione riguarda gli Stati Uniti, è sempre buona norma rinfrescarsi la memoria con quelli che sono i sintomi della patologia, comunque ben nota anche in Italia e legata al consumo di numerosi alimenti. Quali dunque? Febbre, diarrea e dolori addominali che si sviluppano dopo 12-72 ore dal contagio: la malattia dura al massimo una settimana e nella maggior parte dei casi non occorre una terapia specifica.
Quando è necessaria la terapia per la salmonellosi?
Tuttavia in alcune persone la diarrea ed i dolori sono talmente violenti da costringere il paziente ad un ricovero in ospedale (in questo periodo di caldo intenso il rischio di disidratazione è maggiore). Senza escludere i casi in cui l’infezione dall’intestino si diffonde nel sangue ed in altri organi. Particolarmente a rischio in tal senso sono i bambini (di età inferiore ai 5 anni), ma anche le persone anziane e quelle con un sistema immunitario compromesso. Per loro, ai primi sintomi è sempre importante un controllo approfondito per una rapida diagnosi.
Fonte: FDA