La variante Omicron spaventa tutti e l’Europa teme una vera e propria tempesta di contagi, dimenticando parzialmente che nella maggior parte dei casi la quasi totalità di questa terza ondata che sta colpendo il territorio è rappresentata da casi di variante Delta. Cosa sta succedendo?
Omicron molto presente in Europa
La curva dei contagi sta salendo un po’ dovunque nel vecchio continente e la maggior parte dei paesi sta reagendo mettendo in campo delle restrizioni di diverse tipologie a seconda delle necessità: anche l’Italia sta pianificando nuove linee di condotta al fine di limitare un impatto ingestibile a livello sanitario ed economico. Di certo l’Organizzazione mondiale della Sanità non ci va leggera nel mettere in guardia l’Europa, lanciando un vero e proprio allarme:
Possiamo vedere un’altra tempesta in arrivo. La variante Omicron sta diventando dominante, o lo è già, in diversi Paesi tra cui Danimarca, Portogallo e Regno Unito, dove i suoi numeri raddoppiano ogni giorno e mezzo-3, con tassi di trasmissione mai visti prima.
Così ha parlato Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa. E la preoccupazione dell’OMS a riguardo è più che giustificata se si pensa che la variante sia stata identificata circa un mese fa e nel solo vecchio continente sia presente in 38 paesi su 53 dell’area. Alcuni stati sono già alle prese con situazioni critiche: Omicron rischia di peggiorare un quadro già compromesso.
La situazione in Germania e la curva in Italia
In Germania, ad esempio, il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato una serie di restrizioni per tutti, tra le quali figurano un ritorno alle manifestazioni sportive a porte chiuse e limitazioni legate alla festa di Capodanno, al fine di evitare focolai dettati dalle festività, imponendo tra le altre cose un tetto massimo di dieci persone per riunioni private mentre i ristoranti saranno a disposizione solo di coloro che sono vaccinati o guariti dal Covid. Sarà inoltre vietata la presenza di spettatori a spettacoli culturali, concerti e altri grandi eventi.
Qui nel nostro paese è importante tenere conto, in attesa di nuove restrizioni, dell’intervento presso il Corsera del fisico Roberto Battiston, direttore dell’Osservatorio epidemiologico su Covid-19 dell’Università di Trento, il quale sottolineando che il nostro picco di contagi è di responsabilità della variante Delta, spiega che con molta probabilità gli effetti di Omicron in Italia saranno visibili da gennaio.
E’ necessario quindi fare attenzione, mantenere il distanziamento sociale il più possibile utilizzando dispositivi di protezione evitando assembramenti vaccinandosi se ancora non lo si è fatto o sottoponendosi alla dose booster.