Con la gastroscopia trans-nasale, il classico tubicino munito di telecamera passa attraverso il naso anziché la gola, grazie ad una nuova tecnica che si basa su strumentazioni di misure decisamente ridotte.
Ma cos’è e a cosa serve la gastroscopia?
La gastroscopia è un’indagine diagnostica molto importante perché permette di controllare direttamente il nostro apparato gastrico ed effettuare una eventuale biopsia senza il minimo dolore. Eppure in molti ne hanno paura ed evitano rigorosamente di farla, rischiando di arrivare tardi ad una diagnosi, o di soffrire di reflusso gastroesofageo o mal di stomaco per tutta la vita, perché se non si trova una causa certa diventa impossibile stabilire una cura.
Perché la gastroscopia spaventa?
A parer mio (che l’ho fatta per ben tre volte senza sedazione), a causa di una leggenda metropolitana, ma la sensibilità singola al fastidio (non dolore) è diversa per ogni individuo. E’ dunque importante scoprire quali sono a questo proposito le differenze tra la gastroscopia tradizionale e quella innovativa trans-nasale. Lo spiega il Prof. Luca Pecchioli responsabile del Servizio di Medicina e Chirurgia dell’Apparato digerente della Divisione INI di Grottaferrata (Roma) che ha introdotto di recente nel suo reparto tale metodica.
“La gastroscopia, è l’esame che permette di analizzare direttamente il tratto digestivo superiore cioè l’esofago, lo stomaco e il duodeno, attraverso l’introduzione di un endoscopio che usualmente ha un diametro di circa 9,8 mm. Per molte persone è un’esperienza traumatica; infatti, il principale difetto della gastroscopia tradizionale è di causare un forte senso di soffocamento, nausea e vomito.
Per ridurre questi fastidi, si ricorre alla somministrazione di farmaci. I conati di vomito sono attenuati con un anestetico locale spray (Xilocaina) e lo stress da esame viene ridotto da un medicinali somministrati per via endovenosa;
Nonostante ciò molti pazienti richiedono di essere sottoposti ad una sedazione profonda con l’ausilio dell’anestesista”.
Insomma per un indagine di tre minuti in cui basta rilassarsi e respirare profondamente con il naso, si finisce in sala operatoria! E bisogna trovare anche la struttura giusta, perché non tutti gli ambulatori offrono questa possibilità.
Perché la gastroscopia trans-nasale non provoca disturbi?
La tecnologia ci offre un nuovo gastroscopio ultrasottile chiamato “trans-nasale”, che è arrivato ad avere un diametro esterno di 4,9 mm, contro i 9,8 mm del tradizionale. Questa caratteristica consente l’introduzione dello strumento attraverso una narice. Prosegue Pecchioli:
“I risultati sono gli stessi con il massimo confort: il paziente può colloquiare con il medico e respirare liberamente dalla bocca senza avere il senso di soffocamento o di vomito, per cui è superflua anche ogni forma di sedazione. Si possono eseguire biopsie per la ricerca dell’Helicobacter Pylori e per esami istologici. La gastroscopia trans-nasale è particolarmente indicata per pazienti molto anziani, cardiopatici, con obesità patologica, affetti da Sindrome delle Apnee Notturne, bronchite cronica, ecc.”
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[Fonte: INI]