La Gran Bretagna, seppure con poco scarto, ha votato per l’uscita dalla’Unione Europea: brexit è stato. Ma come rischia di cambiare la sanità per i cittadini europei che vivono in Inghilterra e per gli inglesi che hanno residenza in Europa?
Il quadro rischia di venire modificato in modo devastante per la salute dei cittadini, in entrambi i casi. Pur volendo tenere da conto che serviranno almeno due anni per finalizzare l’uscita se come sembra gli inglesi chiederanno l’applicazione dell’articolo 50 per la richiesta di abbandono della Comunità, quella che è stata l’organizzazione della sanità inglese ed europea fino ad ora cambierà. E non in modo positivo.
Cittadini europei residenti in Gran Bretagna
Prima del Brexit l’assistenza sanitaria ai cittadini dell’Unione Europea era garantita: con l’uscita dell’Inghilterra dall’Europa questi diritto non è più tale. Vi sarà bisogno, finalizzata l’uscita, di una (costosa) assicurazione sanitaria in grado di coprire eventuali spese. Le compagnie di assicurazione, va sottolineato, possono però rifiutare la sottoscrizione da parte della popolazione, se gli accordi potenziali non dovessero risultare convenienti per loro. Si verrebbe a creare una situazione come quella statunitense (in parte corretta dall’Obama Care, N.d.R.) dove chi ha la fortuna di poter contare sull’assistenza può curarsi.
Danni a carico dell NHS
Il sistema sanitario nazionale inglese, forte del grande flusso migratorio, sfrutta a piene mani gli specialisti provenienti da altre parti del mondo: e questo è valido sia per i poli di ricerca che per gli ospedali. Il visto di cui si necessiterà per lavorare e le possibili difficoltà di ottenimento potrebbero creare veri e propri buchi di personale, rendendo difficile mantenere l’eccellenza attualmente in atto.
Cittadini inglesi in Europa
Al pari di ciò che succedeva prima del brexit con i cittadini europei in Gran Bretagna, anche gli inglesi in Europa, a seconda dell’organizzazione del sistema sanitario del paese dove si trovano rischiano di rimanere senza copertura. Fino ad ora infatti accordi specifici tra il governo inglese e gli altri stati europei erano in auge per offrire cure assistenziali richiedendo poi il rimborso alla paese di origine dei pazienti. In caso di uscita dalla comunità europea tali accordi salterebbero.
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