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Trapianto di midollo, sempre più sicuro


Il trapianto di midollo osseo è sempre più dìffuso, sempre più sicuro, e in grado di guarire un numero sempre crescente di malattie. Giungono notizie molto confortanti da Firenze, dove l’EBMT (European Group for Blood and Marrow Transplantation) si è riunito per il suo congresso annuale. Ogni anno nel mondo si eseguono più di 30.000 trapianti autologhi e 5.000 allogenici (da donatore), il 10% in più ogni anno; nel 2006 in Italia si sono fatti 3.000 trapianti autologhi e 1300 allogenici.

E l’elenco delle malattie per cui viene praticato l’SCT (trapianto di cellule staminali emopoietiche) è in rapido aumento: molti tipi di tumori (soprattutto mieloma multiplo e linfoma non-Hodgkin), ma anche altre malattie come amiloidosì, talassemia, problemi del metabolismo. Spiega il professor Dietger Niedenvieser, presidente EBMT.

“Il midollo osseo contiene molte cellule staminali, che maturano nel midollo e poi vanno in giro nel sangue. Quando si fa il trapianto, si distruggono prima le cellule malate con irradiazione o chemioterapia, e poi si infondono nuove cellule sane. Il trapianto di midollo osseo si fa da 1 anno: all’inizio, quasi tutti i pazienti morivano, oggi riusciamo a guarirne fino al 90%”

Il trapianto di midollo osseo è, al momento, l’unico trattamento in grado di guarire molte patologie. Ed è anche molto più sicuro per i pazienti più anziani: basti pensare che qualche anno fa il limite massimo di età era 40 anni, oggi siamo arrivati a 75.